Anche in Germania in questi giorni una delle notizie più discusse dall’opinione pubblica è il commento dei dati statistici sulla mortalità del Paese, drammaticamente cresciuta nel 2021 e nel 2022 appena concluso. I dati forniti dall’ufficio statistico del Paese sono davvero drammatici. Nel 2020, il primo e più devastante anno della pandemia di Covid-19, la Germania ha contato 39.000 morti in più rispetto alla media annua storica. Nel 2021 l’eccesso di mortalità è stato di 68.000 decessi in più rispetto alla norma, quasi il doppio rispetto all’anno precedente. Ma il dato più sorprendente è stato quello del 2022: dopo le vaccinazioni di massa e con il virus indebolito e mutato alla meno pericolosa Omicron, in Germania l’eccesso di mortalità è stato di 74.000 persone rispetto alla media storica.
L’aumento della mortalità del 2022 (post vaccino) è stato superiore del doppio all’aumento della mortalità del 2020, il peggior anno della pandemia. Gli esperti sono confusi e dubbiosi: “l’accelerazione del 2022 ci ha sorpreso molto” ha ammesso Joachim Ragnitz, vice presidente della filiale di Dresda dell’Ifo Institute, il centro per le statistiche sulla mortalità. “Non sono chiare le ragioni di quest’eccesso di morti, forse le ondate di caldo dell’estate e l’influenza potrebbero aver avuto un ruolo in questo“.
Ma anche in Germania l’opinione pubblica è sempre più orientata sulle ipotesi di una correlazione tra gli effetti avversi delle vaccinazioni, le numerose morti improvvise riportate dalle cronache quotidiane e quest’eccesso di mortalità documentato dai dati ufficiali.