“Mi sembra sia necessario aprire una riflessione sul futuro dello sci e in particolare dell’innevamento artificiale alla luce dei cambiamenti climatici. Seria e laica. Dobbiamo avere una sede chiara per farlo, il Ministero del Turismo, insieme con il Ministero dell’Ambiente. Capire con scienziati ed esperti di climatologia quanto ha senso investire risorse economiche, statali e regionali, in innevamento artificiale o in nuovi impianti di risalita sotto certe quote altimetriche, in certe valli. Occorre valutare dove e come, oltre demagogia e facili luoghi comuni”. Lo afferma Marco Bussone, Presidente nazionale Uncem (Unione nazionale comuni comunità enti montani).
“Il dramma climatico che stiamo vivendo non lascia scampo. E con il Governo, con le Commissioni parlamentari che hanno specifica competenza, è necessario un ragionamento oltre schemi e ‘si è sempre fatto così’. Fare come abbiamo sempre fatto, bene o male che fosse, su sport invernali, sci e innevamento programmato potrebbe non avere senso di futuro, imbrigliando montagna e turismo in una strategia del passato. Noi vogliamo stare nel futuro. Senza rischiare di sprecare milioni e milioni di euro per un investimento a perdere nel bel mezzo della tragedia climatica che ancora qualcuno nega”, conclude Bussone.