Il potente razzo Falcon Heavy di SpaceX ha ora 5 voli al suo attivo. Il vettore è stato lanciato dal Kennedy Space Center (KSC) della NASA in Florida alle 23:56 di ieri ora italiana, dando il via a una missione segreta per la US Space Force chiamata USSF-67.
Il Falcon Heavy è costituito da 3 primi stadi modificati del Falcon 9 di SpaceX, legati insieme, mentre quello centrale sfoggia uno stadio superiore che trasporta il payload.
I booster del primo stadio Falcon Heavy sono progettati per essere riutilizzabili, come quelli del Falcon 9, e 2 di questi sono tornati sulla Terra con successo: sono atterrati sani e salvi alla Cape Canaveral Space Force Station, che si trova accanto a KSC, 8 minuti dopo il lancio. E’ stato il secondo atterraggio per ciascuno: entrambi hanno partecipato a USSF-44, una missione di Falcon Heavy per la Space Force lanciata il 1° novembre 2022.
Il booster centrale della missione USSF-67 era un nuovo veicolo e non avrà più la possibilità di volare. È precipitato nell’Oceano Atlantico, come previsto, non molto tempo dopo il decollo, avendo consumato troppo carburante ed impedendo quindi il rientro.
Il Falcon Heavy porta in orbita la missione USSF-67
Lo stadio superiore del Falcon Heavy, nel frattempo, ha continuato a trasportare i suoi payload in orbita. Il satellite principale su USSF-67 è il Continuous Broadcast Augmenting SATCOM 2 (CBAS-2), diretto verso un’orbita geostazionaria, a circa 35.700 km sopra la Terra. “La missione di CBAS-2 è aumentare le capacità di comunicazione satellitare militare esistenti e trasmettere continuamente dati militari attraverso collegamenti satellitari spaziali,” ha spiegato la Space Force.
Sempre con la missione USSF-67 è stato lanciato il Long Duration Propulsive ESPA (LDPE) -3A, un adattatore di payload che può contenere fino a 6 piccoli satelliti. Cinque slot sono stati occupati. LDPE-3A trasportava due satelliti, chiamati Catcher e WASSAT, per Space Systems Command, la branca della Space Force responsabile dello sviluppo e del mantenimento delle capacità spaziali per i combattenti americani.
Catcher è un prototipo di sensore progettato per tenere d’occhio i possibili pericoli causati dalla meteorologia spaziale, mentre “WASSAT molto probabilmente sta per Wide Area Search Satellite, che è una sorta di telecamera/sensore progettato per monitorare altri satelliti e raccogliere dati sulle loro traiettorie e anomalie come i cambiamenti delle loro orbite“, ha riportato EverydayAstronaut.com.
Gli altri 3 satelliti a bordo di LDPE-3A sono stati sviluppati dallo Space Rapid Capabilities Office (SRCO) della Space Force, che mira a portare in orbita nuove risorse in modo rapido ed efficiente.
Quinto volo per il lanciatore SpaceX
La USSF-44 di novembre è stata la prima missione Falcon Heavy in più di 3 anni, un lungo periodo di attesa causato principalmente dai ritardi dei clienti nel preparare i loro payload per il decollo. Gli altri 3 voli Falcon Heavy (oltre a USSF-44 e USSF-67) sono stati lanciati a giugno 2019, aprile 2019 e febbraio 2018.
Il decollo di debutto, un volo di prova, è stato piuttosto memorabile. Ha mandato in orbita attorno al Sole la Tesla Roadster rossa del fondatore e CEO di SpaceX Elon Musk, con al volante un manichino in tuta spaziale chiamato Starman. Probabilmente l’auto continuerà a viaggiare nello Spazio profondo per milioni di anni prima di andare a finire contro Venere o la Terra, secondo i modelli di traiettoria.