Luna, tecnologia europea per estrarre l’ossigeno dalle rocce

Arriverà dall'Europa il dispositivo in grado di estrarre l'ossigeno dalle rocce lunari: è fra i progetti di Thales Alenia Space
MeteoWeb

Un dispositivo in grado di estrarre l’ossigeno dalle rocce lunari è fra i progetti ai quali la Thales Alenia Space (Thales-Leonardo) sta lavorando, grazie al contratto firmato con l’Agenzia Spaziale Europea (Esa) e il cui obiettivo è dimostrare la capacità di produrre ossigeno direttamente sulla Luna, nelle quantità richieste dalle future colonie lunari. Altri progetti per l’anno appena iniziato riguardano l’osservazione della Terra, la navigazione satellitare e la difesa.

Nel settore dell’osservazione della Terra, l’azienda ha firmato nel 2022 la seconda tranche per le missioni CO2M, Cristal, Chime, Cimr e Rose L del programma Copernicus, di Esa e Commissione europea. Per la navigazione satellitare in Europa, l’azienda lavora invece al contratto, firmato con l’Agenzia per il programma spaziale dell’Unione europea (Euspa), per sviluppare, qualificare e implementare la nuova versione del sistema europeo Egnos e lavora inoltre all’integrazione di un nuovo satellite al segmento terra del sistema Galileo, che permetterà di migliorare il servizio di posizionamento a vantaggio di 3,3 miliardi di utenti.

Nel campo della Difesa, l’azienda ha firmato con il ministero della Difesa italiano una seconda tranche del contratto per l’ulteriore sviluppo del sistema di telecomunicazioni sicure Sicral 3 e del relativo segmento di terra. La Thales Alenia Space e i suoi partner sono stati infine selezionati dalla Commissione europea per condurre il programma Eross Iod (European Robotic Orbital Support Services In Orbit Demonstrator) dedicato ai servizi in orbita, il cui obiettivo è introdurre tecnologie di robotica capaci di rendere l’uso dello spazio più sostenibile, prolungando la durata dei satelliti, migliorando le loro prestazioni e riducendo i detriti spaziali.

Sempre nell’ambito della sostenibilità, l’azienda è stata selezionata dalla Commissione europea per condurre lo studio di fattibilità Ascend, sull’installazione di data center in orbita. Firmato infine un contratto con ArianeGroup per una tecnologia in grado di neutralizzare il lanciatore, nel caso in cui la traiettoria seguita metta in pericolo persone o proprietà.

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