“Sul ponte Garibaldi la Regione Marche ha perso troppo tempo e ora, questi inspiegabili ritardi rischiano addirittura di compromettere la stagione turistica“. Così il capogruppo in consiglio regionale Maurizio Mangialardi ha presentato un’interrogazione per sollecitare una soluzione immediata per il ponte Garibaldi di Senigallia, inagibile dopo l’alluvione dello scorso 15 settembre. “Dopo la disastrosa piena dello scorso settembre, mi ero attivato subito per chiedere alla giunta regionale di installare una struttura ciclo-pedonale provvisoria che consentisse di collegare nuovamente le due sponde del fiume Misa – dice Mangialardi – In Assemblea, l’assessore Aguzzi aveva risposto a una mia interrogazione impegnandosi a demolire quanto prima ponte Garibaldi con risorse regionali e ad avviare di seguito la procedura con l’Anas per la realizzazione di una nuova struttura. A oggi niente di tutto questo è avvenuto e Senigallia continua a rimanere una città divisa in due“.
Per il numero uno dei dem marchigiani la giunta regionale non sta ponendo sufficiente attenzione ai danni subiti da Senigallia a causa dell’alluvione. “La ricostruzione di ponte Garibaldi rappresenta un progetto indispensabile che va perseguito fino in fondo, ma è chiaro che oggi i tempi della sua realizzazione sono assolutamente incompatibili con i bisogni di cittadini e imprese- aggiunge- Nell’attesa si poteva e si doveva dare una risposta immediata con un collegamento temporaneo, praticamente quasi a costo zero“.
Per Mangialardi, già sindaco di Senigallia dal 2010 al 2020, le responsabilità sono anche dell’attuale amministrazione comunale di centrodestra. “Purtroppo la situazione che la città si trova a vivere oggi è frutto anche dell’incertezza e dei tentennamenti dell’amministrazione comunale- conclude- Sarebbe stato sufficiente pretendere il rispetto di quanto già concordato in precedenza tra la mia giunta e quella di Ceriscioli: a quest’ora avremmo avuto un ponte a campata unica che, con ogni probabilità, sarebbe riuscito a superare indenne la piena di settembre. Aver rinunciato a esigere che ponte Garibaldi venisse realizzato, come da accordi precedenti, con i fondi regionali, si è rivelato un grossolano errore da parte del sindaco Olivetti“.