Si sono concluse nel peggiore dei modi le ricerche della donna dispersa da lunedì 23 gennaio a Montecopiolo, nel Riminese, dopo le recenti abbondanti nevicate che hanno colpito l’entroterra romagnolo. Maria Cristina Ventura, 70 anni, è stata ritrovata morta.
Il corpo è stato individuato dai cani molecolari a oltre un chilometro dalla sua abitazione, a molta distanza dalla strada principale. La donna sarebbe scivolata in una zona impervia e forse, non riuscendo a muoversi o a chiedere aiuto, è poi morta per il freddo. La neve abbondante caduta in questi giorni avrebbe poi nascosto alle squadre di ricerca il cadavere, fino a questo pomeriggio quando è stato individuato da una squadra della Guardia di Finanza. A trovarla, sei militari e due cani, provenienti dalle Stazioni S.AG.F. di Abetone, Antrodoco e Roccaraso.
Le operazioni di ricerca sono state coordinate dalla Prefettura di Rimini con l’impiego di unità dei Vigili del Fuoco, del Soccorso Alpino, della Protezione Civile, dei Carabinieri di Novafeltria e dunque degli specialisti della Guardia di Finanza. I Vigili del Fuoco in particolare hanno cercato la donna anche con la squadra Sapr (sistemi aeromobili pilotaggio remoto) per i sorvoli in zona con un drone.
Maria Cristina Ventura era una psicologa di Bologna in pensione residente da qualche anno a Montecopiolo dove accudiva i suoi animali: cani, gatti, cavalli e qualche asino.
Le forti nevicate dei giorni scorsi hanno provocato un’altra morte nei boschi dell’Aretino.