Chicxulub, l’asteroide largo oltre 10km che colpì la Terra 66 milioni di anni fa, ampiamente riconosciuto per aver eliminato quasi tutti i dinosauri e circa tre quarti delle specie vegetali e animali del pianeta, ha anche innescato un megatsunami con onde alte chilometri. I recenti tsunami storici impallidiscono rispetto a questo evento catastrofico a livello globale, ritenuto 30.000 volte più grande di qualsiasi evento registrato.
In questa animazione realizzata dalla NOAA, i continenti in nero rappresentano le masse terrestri al momento dell’impatto, circa 66 milioni di anni fa. I confini bianchi dei Paesi mostrano dove si trovano oggi le masse terrestri: spostandosi di circa 2,5cm all’anno, i continenti sono costantemente alla deriva. I colori sono associati ad ampiezze d’onda sia positive (rosse) che negative (blu), evidenziando come l’oceano si increspa con livelli d’acqua sia più alti che più bassi nei bacini oceanici durante uno tsunami catastrofico. Si noti che anche se i valori numerici della barra dei colori superano i +/- 500 centimetri, il rosso intenso e il blu vanno molto più in alto e più in basso. L’ampiezza dell’onda è iniziata a circa 1,6km ma ha raggiunto altezze molto più grandi, forse oltre 4,5km.
Come è stata realizzata la simulazione
Un gruppo internazionale di ricercatori provenienti da istituzioni accademiche e agenzie governative, tra cui il Pacific Marine Environmental Lab e il Geophysical Fluid Dynamics Lab della NOAA, ha combinato la modellazione numerica e l’analisi dei record geologici per ricreare l’impatto globale dello tsunami generato dall’asteroide. Questo set di dati presenta la prima simulazione globale dello tsunami da impatto dell’asteroide Chicxulub.
L’analisi numerica dell’evento ha utilizzato tre diversi modelli per riprodurre la generazione e la propagazione dello tsunami. Un grande programma per computer che modella i dettagli di flussi di fluidi complessi, chiamato hydrocode, ha simulato i primi 10 minuti della generazione dello tsunami e due modelli sviluppati dalla NOAA sono stati quindi utilizzati per simulare la propagazione dello tsunami nell’oceano globale. Inoltre, il team di ricerca ha esaminato la documentazione geologica in oltre 100 siti in tutto il mondo e ha trovato prove che supportano le previsioni dei modelli sul percorso e sulla potenza dello tsunami, una notevole verifica del modello per l’evento del megatsunami di 66 milioni di anni fa.
Questo studio aiuta a valutare e quantificare il rischio di futuri impatti di grandi asteroidi. Inoltre, la capacità di riprodurre mega-eventi come questo è un’importante convalida affinché i modelli siano in grado di prevedere gli impatti globali di tsunami più convenzionali che l’umanità deve affrontare.
Il cratere
Il cratere Chicxulub è un cratere da impatto sepolto sotto la penisola dello Yucatán, in Messico. Il suo centro è al largo vicino alla comunità di Chicxulub, da cui prende il nome. Si è formato poco più di 66 milioni di anni fa quando un grande asteroide, di circa dieci chilometri di diametro, colpì la Terra. Si stima che il cratere abbia un diametro di 180 chilometri e una profondità di 20 chilometri.
La data dell’impatto coincide con la transizione Cretaceo-Paleogene. È ormai ampiamente accettato che la conseguente devastazione e perturbazione climatica sia stata la causa dell’evento di estinzione del Cretaceo-Paleogene, un’estinzione di massa del 75% delle specie animali e vegetali sulla Terra, compresi tutti i dinosauri non aviari.