La navicella spaziale Orion della missione Artemis I della NASA è finalmente tornata a casa. La capsula è arrivata al Kennedy Space Center (KSC), in Florida, lo scorso 30 dicembre, concludendo un viaggio di 9 giorni attraverso il Paese sul retro di un camion.
KSC è stato il punto di partenza per l’epica missione lunare, che ha inviato Orion (senza equipaggio) verso l’orbita lunare e rientro sulla Terra dopo circa 25 giorni. Artemis I è stata lanciata dal KSC il 16 novembre in cima a un megarazzo Space Launch System (SLS) e si è conclusa con un ammaraggio nell’Oceano Pacifico al largo della costa della Baja California l’11 dicembre.
Ci sono voluti 2 giorni prima che Orion raggiungesse il porto di San Diego dopo lo splashdown ed è servita circa un’altra settimana ai membri del team di Artemis I per preparare la capsula per il suo lungo viaggio verso casa, iniziato il 21 dicembre.
La fine del viaggio non significa che però il team di Artemis I possa riposare. “Ora che Orion è tornato al Kennedy Space Center, i tecnici rimuoveranno i payload dalla capsula come parte delle operazioni di manutenzione, tra cui il comandante Moonikin Campos, l’indicatore di gravità zero Snoopy e il kit di volo ufficiale,” hanno spiegato i funzionari della NASA. Il comandante Moonikin Campos è un manichino pieno di strumenti che ha raccolto diversi dati durante la missione.
“Lo scudo termico di Orion e altri elementi saranno rimossi per un’analisi approfondita,” hanno aggiunto i funzionari dell’agenzia.
Artemis I si è svolta in modo incredibilmente nominale dal decollo all’ammaraggio, ma i membri del team di missione continueranno ad analizzare i dati nei prossimi mesi per assicurarsi che SLS e Orion siano pronti a trasportare gli astronauti, cosa che dovrebbe avvenire per la prima volta con la missione Artemis II, nel 2024.
Artemis II invierà un equipaggio in orbita intorno alla Luna, riportandolo sulla Terra pochi giorni dopo. Se tutto procederà come da programma, Artemis III porterà astronauti a mettere piede vicino al polo sud lunare nel 2025 o 2026. La NASA mira a costruire un avamposto con equipaggio in quella regione entro la fine del decennio, uno step chiave del programma Artemis dell’agenzia.