Montagna, Abetone senza neve: “il Governo emani lo stato di calamità”

Le perdite registrate nel corso delle festività natalizie a causa dell'assenza di neve "sono pesantissime"
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Credo che una concomitanza di fattori negativi, come quelli con i quali ci troviamo a fare i conti in questo momento, non si sia mai verificata“. Così il sindaco di Abetone (Pistoia) Marcello Danti in vista del Consiglio comunale straordinario, che si svolgerà stasera alle 21 alla presenza del sottosegretario di Stato Patrizio La Pietra in rappresentanza del Governo e del presidente della Regione Eugenio Giani, bel quale sarà illustrata anche la richiesta di calamità naturale che verrà presentata al Governo.

Danti parla di “tempesta perfetta“, che ha visto “prima l’aumento delle bollette che hanno afflitto famiglie e imprese e poi l’assenza di neve che ha causato un danno economico incalcolabile all’intera filiera per il quale occorre subito un aiuto esterno straordinario“.

Chiediamo l’emanazione dello stato di calamità naturale per la nostra montagna – sottolinea il consigliere provinciale Andrea Tonarelli, perché l’assenza delle precipitazioni nevose per noi equivale ad una calamità naturale. Chiediamo anche la cassa integrazione per tutto il comparto lavorativo legato al sistema neve e chiediamo anche l’annullamento dei canoni demaniali per le piste da sci“.

Per Andrea Formento, assessore al turismo del comune montano, nonché presidente nazionale di Federfuni, le perdite registrate nel corso delle festività natalizie a causa dell’assenza di neve “sono pesantissime“. “Per gli impianti di risalita e i maestri di sci – aggiunge l’assessore – ammontano al 100%, ma i numeri sono preoccupanti su tutta la filiera. Gli incassi delle strutture alberghiere hanno subito un tracollo dell’80-90% e lo stesso vale per i noleggiatori. La situazione è drammatica e pertanto ci aspettiamo che il Governo ci dia delle risposte positive e che anche la Regione faccia la sua parte“.

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