Montagne in ginocchio per l’assenza di neve, il ministro Santanchè garantisce aiuti dal Governo

Troppo caldo e niente neve, il Governo garantisce aiuti al comparto turistico della montagna in difficoltà
MeteoWeb

Da un parte le temperature oltre la media stagionale, con le montagne senza neve e l’Appennino Tosco-Emiliano in ginocchio senza la sua economia della montagna. Anche se adesso le previsioni annunciano l’arrivo di una perturbazione con neve e brusco crollo delle temperature. Dall’altra le città d’arte che vivono una nuova ‘primavera’ con presenze turistiche addirittura superiori agli anni precedenti alla pandemia da Covid.

Per questo il ministro del Turismo Daniela Santanchè ha uno sguardo ottimista sul futuro: “Per prima cosa – dice in una intervista a “Quotidiano Nazionale” – voglio ascoltare i problemi e le istanze che governatori e assessori porteranno al nostro tavolo. Noi abbiamo già fatto capire che il governo è pronto e farà tutto quello che è necessario“. Ci sono comprensori letteralmente in ginocchio per l’assenza di neve: “Per questo è nostra intenzione adottare tutte le misure necessarie. Anche perché gli operatori nelle ultime due stagioni hanno sofferto moltissimo. Non li possiamo lasciare da soli“. Secondo alcuni primi calcoli, solo all’Abetone questo ondata di caldo anomalo ha provocato danni per oltre 5 milioni di euro: “Una volta che avremo ascoltato le richieste delle Regioni, dovremo confrontarci con il ministro dell’Economia Giorgetti e valutare quali siano le soluzioni più opportune. Fermo restando, ribadisco, che non lasceremo gli operatori soli“.

Questa è l’emergenza attuale. Ma il cambiamento climatico è in atto, la scorsa estate anche sopra i 3 mila metri si è registrato lo zero termico. II problema dunque è più strutturale: “Capisco che il core business della montagna è la stagione delle festività natalizie e di fine anno che rappresenta una quota del 35% del fatturato. Ma di fronte al cambiamento climatico dobbiamo pensare a nuovi pacchetti di offerte e di maggiori servizi. E’ evidente, quindi, che serve un intervento più complesso“. Dobbiamo ripensare al turismo della neve: “E’ una delle sfide che dobbiamo affrontare. Le opzioni certo non mancano. E’ in grande crescita il cicloturismo, così come quello del trekking e delle camminate. Dobbiamo immaginare come implementare e ampliare il pacchetto di attrazioni che la montagna può offrire oltre alle piste innevate“. Nel mondo – osserva infine il ministro – “c’e’ voglia di Italia e occorre essere positivi. Dobbiamo riscoprire l’orgoglio di essere italiani. Non solo abbiamo la nazione più bella del mondo, ma siamo anche i più bravi. Occorre cambiare l’approccio mentale. Già da solo farebbe una grandissima differenza“, ha concluso la Santanchè.

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