Elena Huelva, influencer di Siviglia, che ha lottato per quattro anni contro il sarcoma di Ewing, è morta oggi, a 20 anni. A diffondere la notizia è stata la famiglia su Instagram. Da stamattina Elena “vi guarda dalla sua stella. Grazie di tutto“, si legge nella storia pubblicata sul profilo stesso della ragazza.
La giovane influencer usava ormai da quattro anni i social proprio per raccontare la sua lotta quotidiana contro il cancro. La sua parola d’ordine era ‘la mia volontà vince‘. Era diventata così per il mondo un esempio di resilienza, integrità e forza.
Il sarcoma di Ewing
Il sarcoma di Ewing, come spiega l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma, è un tumore che si sviluppa soprattutto dalle ossa ed è causato da alterazioni del DNA che non sono ereditarie. Oggi la terapia porta a guarigione la maggioranza dei bambini con questo tumore. Può localizzarsi in aree diverse del corpo. Pur potendo comparire a qualsiasi età, è più frequente negli adolescenti e nei giovani adulti.
Nella maggior parte dei casi si sviluppa dalle ossa, ma può avere origine anche dai tessuti molli adiacenti all’osso. Le ossa più frequentemente coinvolte sono il femore, la tibia, il bacino, le costole e raramente le vertebre.
Il sarcoma di Ewing è caratterizzato da una o più alterazioni genetiche che si verificano dopo la nascita e che provocano una moltiplicazione incontrollata delle cellule in cui è avvenuta l’alterazione. Questo tipo di sarcoma è quindi una malattia genetica che non è ereditaria.
Sintomi
I sintomi più frequenti causati dal sarcoma di Ewing sono:
- Dolore nella sede di origine del tumore che può svegliare il bambino nel sonno e che peggiora col passare del tempo;
- Tumefazione associata a sintomatologia dolorosa quando il tumore si sviluppa nei tessuti molli.
Spesso si accompagna a sintomi di natura infiammatoria come:
- Febbre e malessere generale;
- Incremento degli indici di infiammazione quale la PCR (Proteina C reattiva).
Questi sintomi di accompagnamento possono talvolta risultare confondenti nella fase diagnostica e far indirizzare il sospetto verso una malattia infettiva o un danno post-traumatico. Spesso i bambini riferiscono un pregresso trauma nella sede in cui il tumore si è successivamente sviluppato.