Non c’è tregua: il maltempo invernale che sta flagellando l’Italia in questi giorni, proseguirà almeno per tutta la settimana. E probabilmente anche oltre. Chi segue MeteoWeb l’ha letto in tempi non sospetti: dopo la grande anomalia calda della prima parte della stagione (Dicembre e prima metà di Gennaio), la stagione fredda è salita in cattedra con tutta l’intenzione di prendersi la rivincita. E ci sta riuscendo alla grande.
L’Italia è letteralmente seppellita da nevicate straordinarie fino a bassa quota in modo particolare lungo la dorsale appenninica. Questa notte sono in corso violente bufere di neve sulle Alpi, specie occidentali, con accumuli straordinari in Piemonte. Fenomeni che proseguiranno anche nella giornata di Martedì 24 Gennaio, che invece sarà di transizione al Centro/Sud. Il maltempo si limiterà a Sardegna, Corsica e in serata Sicilia occidentale con nuovi forti temporali localmente intensi. Ampie schiarite, invece, nel resto del Paese.
Da Mercoledì 25 Gennaio, invece, l’aria fredda stazionaria sul Mediterraneo occidentale innescherà una nuova ciclogenesi nel cuore del “Mare Nostrum”, seguendo sempre lo stesso copione già visto nei giorni scorsi: l’energia del mare eccezionalmente caldo dopo l’abnorme anomalia positiva delle scorse settimane, innescherà la nascita del nuovo vortice barico che stavolta sarà più meridionale e si posizionerà sul mar Jonio alimentando forte maltempo proprio sulle Regioni meridionali. Mercoledì i temporali colpiranno la Sardegna tirrenica e gran parte della Sicilia, con fenomeni localmente intensi specie su Catania e nella fascia jonica siciliana. Ma il clou del maltempo sarà Giovedì 26 Gennaio, quando il ciclone si posizionerà proprio sul mar Jonio.
In questa fase il maltempo non si limiterà all’estremo Sud, ma risalirà anche Puglia, Basilicata e, seppur in modo meno violento, la Campania, il Molise, l’Abruzzo e le Marche. In tutte queste aree il maltempo si trascinerà anche Venerdì 27 e Sabato 28Gennaio. Nelle Regioni del medio Adriatico la neve cadrà fino a quote molto basse (a partire dai 300–400 metri di quota tra Marche e Abruzzo, a partire dai 400–500 metri nel Molise), ma i fenomeni non saranno particolarmente intensi seppur localmente alimentati dall’effetto “stau”, quindi interessanti per accumuli nelle aree esposte alle correnti di Nord/Est.
Nelle altre Regioni del Sud, le precipitazioni saranno decisamente più abbondanti e la neve sarà copiosa, seppur a quote un po’ più alte: oltre i 600–700 metri tra Puglia, Basilicata e Campania, oltre gli 800–900 metri in Calabria e Sicilia.
La rivincita dell’inverno continua.
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