Un mistero della fisica sembra giunto al termine. Per un decennio, i fisici si sono chiesti perché i reattori nucleari emettano meno particelle chiamate neutrini di quanto previsto. Alcuni hanno suggerito che i frammenti sfuggenti di materia potrebbero trasformarsi in neutrini “sterili” più strani e non rilevabili. Invece, nuovi risultati tendono a confermare ciò che altri esperimenti avevano suggerito: che i teorici hanno sopravvalutato il numero di neutrini che un reattore dovrebbe produrre.
“Questo non è un risultato sorprendente, ma è importante“, afferma Georgia Karagiorgi, fisica delle particelle alla Columbia University, USA che non è stata coinvolta nel lavoro, sentita da “Science”. I neutrini sono di tre tipi: elettroni, muoni e tau, a seconda di come vengono prodotti. I neutrini elettronici si riversano dal Sole, i neutrini muonici piovono dal cielo quando i raggi cosmici colpiscono l’atmosfera, e i neutrini tau emergono nel decadimento delle particelle tau, che possono essere create con gli atomizzatori. Le particelle quasi prive di massa cambiano tipo mentre volano, quindi un neutrino elettronico proveniente dal Sole può trasformarsi in un’altra varietà prima di raggiungere la Terra. Alcuni esperimenti hanno suggerito che potrebbe esserci un quarto neutrino sterile. Incapace di interagire con la materia ordinaria, emergerebbe solo quando un normale neutrino si trasforma in esso. I ricercatori che lavorano in un piccolo reattore di ricerca in Francia (reattore dell’Istituto Laue-Langevin) con un rilevatore di neutrini chiamato STEREO, però, hanno tendenzialmente disconfermato che il deficit di neutrini dipendesse dalla esistenza dei “neutrini sterili”. I loro risultati sono stati pubblicati su “Nature” Altri esperimenti, come quello chiamato PROSPECT presso l’Oak Ridge National Laboratory, USA, erano giunti a conclusioni simili. Tuttavia, il nuovo documento presenta incertezze minori. La risoluzione del mistero del neutrino del reattore non esclude del tutto l’esistenza del neutrino sterile, osserva Zahra Tabrizi, fisico teorico delle particelle alla Northwestern University, USA. Ma prendendo insieme tutti gli studi sui neutrini le prove per il neutrino sterile risultano oramai molto deboli.