Dopo le novità dei giorni scorsi, le autorità egiziane hanno annunciato la scoperta di quella che potrebbe essere la più antica mummia egizia. “Sono molto felice di annunciare che il mio gruppo di scavi di archeologi egiziani che lavorano con il Consiglio Supremo delle Antichità a Gisr el-Mudir, Saqqara, ha fatto diverse importanti scoperte archeologiche risalenti alla Dinastia 5 e 6 dell’Antico Regno“. Così, attraverso la propria pagina social, il celebre archeologo Zahi Hawass.
L’eccezionalità del ritrovamento sta nel fatto che potrebbe trattarsi della più antica mummia egizia mai scoperta. Si trovava in fondo a uno scavo profondo 15 metri vicino alla Piramide di Saqqara, a una trentina di chilometri dal Cairo. “Abbiamo anche trovato una tomba per un sacerdote nel complesso piramidale del re Pepi I che conteneva nove bellissime statue – spiega Hawass -. Il proprietario di questa tomba potrebbe essere un individuo chiamato Messi“.
La più antica mummia egizia
Gli archeologi hanno portato a termine l’entusiasmante scoperta dell’antica mummia in fondo ad un pozzo. Qui hannotrov ato un grande sarcofago rettangolare in pietra calcarea, appartenente a un uomo chiamato Heka-shepes. “Il sarcofago è stato trovato sigillato con malta, proprio come lo avevano lasciato gli antichi egizi 4300 anni fa. All’interno è stata trovata una mummia ricoperta di foglie d’oro“. “La missione ha anche trovato un pozzo profondo circa 10 metri, che conteneva un gruppo di bellissime statue di legno“, e “tre statue di pietra che rappresentano una persona di nome Fetek. Accanto a queste statue c’era un tavolo per le offerte e un sarcofago di pietra che conteneva la sua mummia“, descrive ancora l’archeologo.
La spedizione ha prodotto inoltre molti amuleti, vasi di pietra, strumenti per la vita quotidiana e statue di divinità, insieme a ceramiche.
Tra le tombe rinvenute, una appartiene a Khnumdjedef, un ispettore di funzionari, un supervisore di nobili e un sacerdote durante il regno di Unas, ultimo faraone della quinta dinastia. La tomba è decorata con scene di vita quotidiana. Un’altra appartiene a quella che l’archeologo ha definito “custode dei segreti e assistente del grande capo del palazzo“, di nome Meri.