A Napoli riemerge un tratto prima sconosciuto dell’antico acquedotto Augusteo della Campania. A scoprirlo è stata l’associazione Cocceivs, grazie all’autorizzazione del commissario straordinario per la bonifica di Bagnoli e con la collaborazione di Invitalia. Il rinvenimento è stato effettuato presso il costone di Posillipo, adiacente al Parco dello Sport.
Il tratto trovato appartiene alla diramazione che, dalla Crypta Neapolitana, portava acqua potabile alla collina di Posillipo ed all’isola di Nisida. Un tratto prima sconosciuto dell’antico acquedotto Augusteo della Campania. Gli esperti che lo hanno esaminato lo hanno trovato in ottimo stato di conservazione. Lo sviluppo rilevato al momento è pari a 647 metri: un valore che lo rende il più lungo segmento noto dell’Acquedotto Augusteo. Presenta inolte ben dodici spiragli di accesso. La progressione all’interno dell’ipogeo varia da agevole a estrema, e richiede perciò una notevole esperienza speleologica e la padronanza delle tecniche e delle attrezzature idonee.
“Per la prima volta – sottolinea l’associazione – abbiamo a disposizione un lungo tratto continuo di acquedotto antico in condizioni idonee per l’analisi archeologica, geologica e lo studio dell’evoluzione del territorio e del clima nell’antichità. In conclusione, riteniamo che vi siano ampie prospettive per la definizione di un piano di ricerche e di valorizzazione di questa importante scoperta”. Una scoperto, precisano, “che aggiunge un significativo tassello alla conoscenza del popolamento antico dei Campi Flegrei“.