SpaceX è partita alla grande nel 2023. Un razzo Falcon 9 è stato lanciato ieri dalla Cape Canaveral Space Force Station in Florida, portando in orbita 114 satelliti.
Il volo, chiamato Transporter-6, è degno di nota anche per un altro motivo: ha segnato la 15ª missione per il primo stadio di questo particolare Falcon 9, raggiungendo un record di riusabilità che SpaceX ha stabilito proprio il mese scorso. È stato anche il 200° volo di SpaceX e il 161° atterraggio riuscito della compagnia.
Il Falcon 9 è decollato alle 15:56 ora italiana, dando il via a Transporter-6, la 6ª missione di rideshare dedicata a piccoli satelliti di SpaceX. I 114 payload sul volo hanno incluso “cubesat, microsat, picosat e veicoli di trasferimento orbitale che trasportano veicoli spaziali da dispiegare in un secondo momento,” ha spiegato SpaceX in una descrizione della missione.
Tre dozzine di quei CubeSat sono “SuperDoves”, satelliti per l’osservazione della Terra delle dimensioni di una pagnotta costruiti e gestiti dalla società Planet di San Francisco.
Lanciati anche 6 CubeSat che saranno gestiti dalla società di analisi spaziale Spire Global con sede in Virginia, nonché EOS SAT-1, il primo di una costellazione di 7 satelliti incentrata sull’agricoltura pianificata da EOS Data Analytics (EOSDA). La rete EOSDA, che sarà completamente operativa entro il 2025, se tutto andrà secondo i piani, studierà i terreni agricoli e le foreste di tutto il mondo. I suoi dati aiuteranno i clienti a monitorare la crescita e la salute delle colture e ad attuare pratiche sostenibili, tra le altre applicazioni, hanno affermato i rappresentanti dell’azienda.
Circa 2,5 minuti dopo il decollo, i due stadi del Falcon 9 si sono separati e il primo stadio ha iniziato a tornare sulla Terra. Il viaggio di ritorno è terminato 6 minuti dopo, quando il booster è atterrato con successo a Cape Canaveral.
SpaceX ha utilizzato il primo stadio del Falcon 9 in questa missione per una varietà di voli. Ha lanciato 10 diverse missioni satellitari Internet Starlink, nonché la missione di rideshare Transporter-2 della compagnia e altri voli satellitari commerciali.
Lo stadio superiore del Falcon 9, nel frattempo, ha continuato a trasportare i suoi numerosi payload verso il cielo. Il primo dei 114 satelliti è stato dispiegato circa 58,5 minuti dopo il lancio. L’ultimo, EOS SAT-1 circa 33 minuti dopo, poco più di 91 minuti dopo il decollo.
Tra i satelliti dispiegati anche ION Satellite Carrier, una piattaforma satellitare sviluppata dall’azienda italiana D-Orbit, che ha il doppio ruolo di fungere come un “distributore” di minisatelliti e allo stesso tempo testare nuove tecnologie.
Il prossimo lancio di SpaceX è previsto per domenica 8 gennaio, con il gruppo di 40 satelliti della costellazione per connessioni internet di OneWeb.
D-Orbit lancia due ION Satellite Carrier
D-Orbit, azienda di logistica spaziale e trasporto orbitale, ha lanciato Second Star to the Right, la settima missione commerciale di ION Satellite Carrier (ION), il veicolo di trasferimento orbitale (OTV) di proprietà di D-Orbit, e la prima missione a trasportare nello spazio due ION con un unico lancio. I due veicoli sono stati rilasciati con successo in un’orbita eliosincrona di 525 chilometri, rispettivamente 01h 24m e 01h 26m dopo il decollo.
“Siamo orgogliosi di questo nuovo traguardo“, ha dichiarato Renato Panesi, Ph.D., Chief Commercial Officer di D-Orbit. “In soli due anni abbiamo creato un servizio di trasporto orbitale affidabile e nel 2023, con la nostra flotta in costante crescita, saremo in grado di offrire nuovi servizi avanzati, tra cui l’archiviazione e l’elaborazione di dati in orbita, servizi avanzati per i payload ospitati a bordo e disponibilità di manovre orbitali più complesse“.