“Acqua bassa” eccezionale a Venezia: raggiunto un nuovo minimo

Oggi a Venezia il fenomeno dell’acqua bassa ha fatto registrare un nuovo minimo: -70 centimetri sullo zero mareografico
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Venezia ha toccato nel pomeriggio un nuovo minimo di ‘acqua bassa’, con una misura di -70 centimetri sullo zero mareografico. Lo riferisce il Centro maree del Comune. Il minimo raggiunto finora, da due settimane a questa parte, era stato di -65cm.  

L’effetto delle basse maree eccezionali è quello di cambiare volto alla città: i canali interni finiscono in secca, mostrando il fondo melmoso, ma compaiono a vista anche le fondamenta di case e palazzi sul Canal Grande. Convenzionalmente con il termine “basse maree eccezionali” si intende le maree che raggiungono e superano i valori di -50 centimetri. 

Da domani, spiegano i tecnici del Centro maree, il fenomeno sarà in attenuazione, con picchi di bassa marea compresa tra -30 e -55 centimetri. 

Bassa marea a Venezia: i dati del passato

In epoca recente, si apprende dai dati dell’Ufficio maree del Comune di Venezia, l’anno che ha visto il maggior numero di ore con una situazione di marea inferiore a -50 centimetri è stato il 2005, con 48 ore, seguito dal 2002 e dal 2007, entrambi con 28 ore, e dal 2004 con 27. Nell’ultimo decennio il fenomeno dei canali in secca è stato meno frequente: nel 2021, ad esempio, si sono avute solo due ore di bassa marea sotto i -50, 9 ore nell’intero 2022, e già 9 ore quest’anno. Nel 69% dei casi il fenomeno si presenta in inverno, tra i mesi di gennaio e febbraio.

I record di ‘acqua bassa’ sono invece lontani nel tempo e nella portata. Secondo le serie storiche dell’ufficio maree, il livello più basso di marea fu registrato nel 1934, con 121 centimetri sotto lo zero mareografico, e un -92 nel 1989.

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