Il terremoto di magnitudo 7.8 che il 6 febbraio ha colpito la Turchia ha provocato una devastazione totale al confine con la Siria. Il terremoto ha provocato la rottura di un segmento della faglia orientale anatolica lungo almeno 190 chilometri, per uno slittamento orizzontale di 3-4 metri. A causare questo slittamento è stato un movimento “di tipo transpressivo”. In sostanza, lungo la faglia il suolo si è spostato in senso orizzontale. Si è verificata dunque una compressione fra la placca Anatolica e quella Araba.
Dalla Turchia, arrivano immagini emblematiche di questo movimento: un albero è stato letteralmente tagliato in due dal movimento della faglia. Le immagini della gallery scorrevole in alto sono davvero impressionanti e offrono una chiara rappresentazione del movimento del suolo provocato dal terremoto. Per quanto sia sbalorditivo, non si tratta di un evento unico: in passato i geologi avevano fotografato e studiato diversi alberi che sono stati tagliati in due dal movimento di altre faglie in giro per il mondo.
A causa del potente terremoto, a cui è seguita un’altra forte scossa di magnitudo 7.6, sono state rilevate deformazioni del suolo su un’area complessiva di 35.000 chilometri quadrati.