L’Italia è nel freezer del freddo polare piombato impetuoso dai Balcani con la forte tramontana di domenica. Le temperature sono crollate in tutto il Paese e adesso arriverà anche la neve. Prima fugace e localizzata, poi più importante nelle Regioni Adriatiche e infine impetuosa, forse di proporzioni storiche, al Sud. Di certo c’è che stiamo vivendo la settimana più fredda dell’anno, che verrà scossa dal passaggio del “Ciclone di Malta”, una violenta perturbazione Afro/Mediterranea che transiterà al Sud Italia a metà settimana e secondo gli ultimi aggiornamenti serali potrebbe degenerare in un vero e proprio “Medicane”, cioè un Uragano Mediterraneo. Ma andiamo con ordine.
Martedì 7 Febbraio il Piemonte si risveglierà sotto la neve, localmente forte nel torinese dove si imbiancherà anche Torino. La neve interesserà gran parte della Regione, da Domodossola a Cuneo. Fugaci nevicate anche tra Abruzzo, Molise, Puglia, Basilicata e Calabria (nella Sila nord/orientale), in tutti i casi fino a quote particolarmente basse e sull’Adriatico anche sulle coste. Le temperature rimarranno stazionarie in tutt’Italia, molto basse.
Mercoledì 8 Febbraio si accentuerà l’instabilità per l’avanzata del “Ciclone di Malta” che in questa fase sarà ancora sul Maghreb, tra Algeria e Tunisia, dove nascerà per ciclogenesi nord africana dovuta ai contrasti termici tra l’irruzione fredda più intensa dell’inverno e il caldo persistente ai bassi strati. Da lì, la tempesta inizierà a muoversi verso il Canale di Sicilia alimentando sull’Italia ulteriori spifferi freddi e umidi provenienti dai Balcani, ma stavolta più instabili. Così nelle ore centrali della giornata inizierà a nevicare su Marche, Abruzzo e Molise, e nel pomeriggio si intensificheranno le precipitazioni in Calabria e Sicilia con temperature ancora molto basse. Nelle Regioni Adriatiche la neve continuerà a cadere fin sulle coste, mentre in Calabria cadrà a partire dai 200–300 metri (ma localmente anche in pianura nel cosentino jonico, la zona più fredda della Regione) e in Sicilia oltre i 400–500 metri, con precipitazioni perà più abbondanti e copiose.
Giovedì 9 si inizierà a fare sul serio. Il Ciclone giungerà nella zona di Malta e si approfondirà bruscamente, a contatto con le acque del Mediterraneo. Sull’Italia meridionale si attiveranno impetuosi venti ciclonici con raffiche da tempesta nel mar Jonio e le temperature rimarranno molto basse se verrà confermata la traiettoria del ciclone ipotizzata questa sera dai modelli. La tempesta dovrebbe mantenersi molto meridionale, transitando a Sud della Sicilia e quindi non determinerà la “riscaldata” che sarebbe stata inevitabile in caso di risalita sul nostro Paese. In questo modo, però, buona parte d’Italia verrà risparmiata dal maltempo più serio che sarà limitato soltanto all’estremo Sud, e in modo particolare a Calabria e Sicilia (con la Sardegna comunque interessata marginalmente).
Tra il pomeriggio di Giovedì e la successiva notte si dovrebbe verificare l’evoluzione in “Medicane” della tempesta: il Ciclone di Malta rischia di diventare un vero e proprio “Uragano Mediterraneo”, una tempesta di proporzioni eccezionali che arriverebbe dopo il “Medicane Polare” che il 22 gennaio scorso ha già battuto tutti i record per la sconvolgente anomalia di un evento di queste proporzioni in pieno inverno. Un nuovo evento analogo a febbraio sarebbe ancor più clamoroso.
Gli effetti della tempesta sono ben illustrati dagli ultimi aggiornamenti delle mappe meteo: lo Jonio andrebbe in burrasca con venti di grecale fino a 140km/h nella Sicilia sud/orientale, mare in tempesta e soprattutto precipitazioni violentissime per oltre 24 ore, con temperature molto basse. Per la Calabria e soprattutto la Sicilia potrebbe essere la nevicata del secolo, con accumuli nivometrici eccezionali a partire dai 400–500 metri di quota. I modelli prospettano accumuli di neve davvero incredibili per i settori orientali della Sicilia e in modo particolare per l’area Iblea che verrebbe seppellita da una nevicata storica su gran parte del proprio territorio, da Ragusa a Palazzolo Acreide, da Caltagirone a Monterosso Almo, da Vizzini a Sortino. Situazione analoga sull’Etna e nel messinese. Il maltempo sarebbe comunque esteso a gran parte dell’isola con precipitazioni estese, diffuse e abbondanti un po’ su tutto il territorio siciliano, forse ad eccezione della zona più occidentale del trapanese. Anche la Calabria sarebbe colpita da una grande nevicata, soprattutto in Aspromonte.
La situazione è particolarmente esplosiva, e continueremo a seguirla ora per ora e aggiornamento per aggiornamento su MeteoWeb. Intanto per monitorare nel modo migliore possibile la situazione meteo in tempo reale tramite le pagine utili per il nowcasting meteorologico minuto per minuto: