Almeno quattro stelle sono responsabili della creazione della forma ad anello e delle dettagliate strutture filamentose della Nebulosa Anello Meridionale: è quanto propone un articolo pubblicato questa settimana su Nature Astronomy. I risultati si basano sull’analisi dei dati del James Webb Space Telescope (JWST).
L’evoluzione stellare
Le nebulose planetarie si formano quando stelle di massa simile a quella del nostro Sole si sviluppano, si raffreddano e liberano i loro strati esterni di materiale, che gradualmente si espandono verso l’esterno. L’ulteriore evoluzione stellare crea una stella nana bianca ultra-calda, che inizia a illuminare il materiale scartato dalla vita precedente della stella. Nella Nebulosa Anello Meridionale (NGC 3132), la nana bianca e una compagna visiva sono visibili vicino al centro della struttura ad anello.
Le analisi degli studiosi
Per esplorare la Nebulosa Anello Meridionale in modo più dettagliato, la professoressa Orsola De Marco e i colleghi hanno analizzato i dati della Camera per il vicino infrarosso e dello Strumento per il medio infrarosso di JWST e, modellando diverse caratteristiche osservate delle stelle centrali e della nebulosa, hanno scoperto che le due stelle non possono aver formato la nebulosa da sole. Analizzando il centro della nebulosa, gli autori hanno trovato prove di almeno due stelle nascoste all’interno di un disco polveroso – la nana bianca e un’altra stella precedentemente sconosciuta – che in primo luogo avrebbero dato forma alla nebulosa. Le caratteristiche simili ad un arco, rilevate per la prima volta da JWST nella nebulosa esterna, indicano che un’altra stella orbita vicino alle due interne, sebbene anch’essa non sia visibile direttamente.
Come si formano le nebulose
Secondo gli autori questi risultati indicano che il sistema stellare che ha portato alla Nebulosa Anello Meridionale conteneva almeno quattro stelle. Sostengono inoltre che ulteriori dati del JWST aiuteranno la nostra comprensione generale dei processi astrofisici che portano alla formazione delle nebulose planetarie.