Secondo uno studio coordinato dal Barcelona Institute for Global Health (ISGlobal) pubblicato su The Lancet, in estate quasi 7mila persone muoiono prematuramente nelle città europee a causa del caldo legato alle isole di calore, l’aumento delle temperatura negli spazi urbani.
Lo studio ha analizzato i dati relativi alle temperature e alla mortalità estiva (tra giugno e agosto) in 93 città europee, per un totale di circa 70 milioni di persone coinvolte. Gli studiosi hanno scoperto che nelle città, in media, l’aumento delle temperature correlato al fenomeno delle isole di calore era di circa 1,5°C rispetto all’ambiente circostante. Per il 20% della popolazione coinvolta, tuttavia, il riscaldamento era superiore a 2°C. Nel complesso, secondo l’indagine, dalle temperature eccessive derivano 6.700 morti l’anno, pari al 4,33% della mortalità totale estiva.
“Complessivamente, le città con la più alta mortalità attribuibile agli effetti delle isole di calore si trovano nell’Europa meridionale e orientale, in particolare in Spagna, Italia, Ungheria, Croazia e Romania, mentre quelle con la più bassa mortalità si trovavano principalmente in Europa settentrionale, tra cui Svezia, Estonia, Regno Unito e Francia settentrionale,” hanno spiegato i ricercatori.
E’ stato inoltre stimato che aumentando la superficie della città coperta da alberi fino al 30% si potrebbe ottenere una riduzione delle temperature di almeno 0,4°C, consentendo di evitare 2.644 morti premature.