La struttura Star Etna, Comprensorio Sciistico di Piano Provenzana, Linguaglossa, ha spiegato con un post sui social la motivazione per cui ancora non sono stati aperti gli impianti sciistici, considerata la tormenta che ha colpito il versante ionico della Sicilia orientale e la neve che è caduta sull’Etna.
Sono numerosi i danni causati dalla tormenta nei giorni scorsi, tra cui strade non percorribili, cadute di alberi e pali della luce e abitazioni isolate.
Impianti sciistici chiusi, la motivazione
“Perchè non aprite gli impianti? Cerchiamo di fare chiarezza su questa domanda: attualmente le strade non sono ancora percorribili, così come gran parte dei parcheggi delle stazioni turistiche ancora invasi dalla neve. La tormenta ha causato la caduta di numerosi alberi e pali della luce. Non uno, non due, ma quaranta, facendo rimanere abitazioni isolate per giorni con gente dentro, senza luce, senza riscaldamento e con i mezzi di soccorso che non riuscivano a raggiungerle.” Scrive il comprensorio sciistico di Piano Provenzana Star Etna su facebook, descrivendo la grave situazione dopo la tormenta.
“Nel corso di questi giorni, le società del Gruppo Russo Morosol, anche se non di loro competenza, hanno ritenuto prima di tutto mettere in sicurezza persone e cose anteponendo tutto ai propri interessi e si sono rese fin da subito disponibili (sia a che a ) per mitigare i disagi dovuti alle abbondanti nevicate, per supportare chiunque si trovasse in difficoltà, perfino il salvataggio di cinquanta cani rimasti intrappolati nei pressi di Piano del Vescovo”.
“Hanno lavorato incessantemente per riaprire le strade dall’alba a notte inoltrata e in condizioni critiche, senza risparmiarsi freddo e schiena spalando a mano ove necessario e ritornando a piedi illuminati solo dalla luna. Le foto non rendono assolutamente della reale situazione con muri di neve di oltre quattro metri.”
Il lavoro incessante degli operatori
“Sul versante Sud, nonostante le numerose criticità presenti presso le nostre stazioni a valle e a monte, abbiamo accolto immediatamente tutte le richieste di aiuto ricevute dalle pubbliche amministrazioni. Grazie all’instancabile e professionale lavoro dei nostri specialisti, è stato possibile arrivare a quota 1700 metri, per poi proseguire fino a raggiungere i mezzi in risalita di Catania.”
Anche sul versante Nord, abbiamo ricevuto una richiesta di supporto da parte del Comune di Linguaglossa e abbiamo messo a disposizione uomini e mezzi per la rimozione della neve tra i piazzali della stazione turistica e lungo la strada per raggiungerla. Anche in questo caso, abbiamo accolto prontamente la richiesta di aiuto per portare avanti questi lavori che, lo ribadiamo, non sono di nostra competenza.”
“Altri nostri operatori, allo stesso tempo, hanno provveduto a organizzare al meglio il nostro comprensorio sciistico. La corrente elettrica non è stata ancora ripristinata e non abbiamo informazioni dettagliate in merito, dalle prime indiscrezioni apprendiamo che ci vorranno mesi. In questo momento, è stato messo a disposizione (non solo per noi) un generatore dell’ Enel, che ci permetterebbe di mettere in funzione esclusivamente lo ski-lift di .”
“Per quanto riguarda la messa in opera della seggiovia, sarà molto difficile, ma stiamo continuando a lavorare senza sosta scontrandoci però con alcune difficoltà oggettive che cerchiamo di affrontare nella maniera più opportuna. A tal proposito, ringraziamo sentitamente tutti i nostri operatori che, in condizioni davvero proibitive, stanno portando avanti da giorni numerosi interventi con professionalità e dedizione.”