Il governo del Cile ha confermato la morte di quattro persone negli incendi forestali in corso nel centro-sud del Paese. I decessi, ha detto il Ministra dell’Interno, Carolina Toha’, si sono registrati a Santa Juana, nella regione di Bio Bio. “Ci rammarichiamo per la conferma di quattro persone decedute. In un caso si trattava di persone che viaggiavano su una strada principale, in un altro caso su una strada interna, viaggiavano su automezzi. In un caso sono bruciati perché colpiti dal fuoco. Nell’altro, probabilmente cercando di sfuggire al fuoco“, ha detto il Ministro.
Dalla notte di mercoledì 1 febbraio, le regioni di Nuble e Bio Bio sono state colpite da incendi forestali in diversi comuni, che hanno finora consumato 7mila ettari di superficie. Nel comune di Arauco, più di 3mila persone sono state evacuate. Evacuato anche l’ospedale cittadino.
Il governo del Cile ha decretato oggi lo stato di catastrofe nella regione di Bío (500 chilometri a sud della capitale), a causa della complessa situazione che esiste a seguito di vari incendi forestali, aggravata dalla forza del vento e dall’intensa ondata di caldo con temperature anche di oltre +40°C. “Lo stato di catastrofe – ha indicato Tohá – riguarda tutta la regione e ci consentirà di fornire sostegni speciali aggiuntivi, vista l’emergenza per gli incendi esistente”.
Tohá ha anche riferito che il Presidente Gabriel Boric – che oggi era in viaggio verso la sua nativa Punta Arenas – ha deciso di interrompere il periodo di vacanze. “Vista questa situazione – ha sottolineato – e la necessità di una massima presenza dello Stato per dispiegare tutta la forza a disposizione, il Presidente della Repubblica ha deciso di interrompere la sua vacanza per recarsi recherà nella zona”.