”I giovani che si mobilitano sono sempre un fatto positivo. Ma la loro giovane età non gli permette di capire il problema e sono vittime dell’informazione, convinti di salvare il pianeta. Se il loro intento è buono, devono capire di ascoltare perché lo prevede il metodo scientifico”. Lo ha detto il docente di Geologia Applicata dell’Università La Sapienza, Alberto Prestininzi, nel corso della conferenza stampa tenutasi oggi a Roma, organizzata da Pro Vita & Famiglia.
Brandi: “Basta teorie catastrofiste”
”Nel corso della storia abbiamo sempre registrato crisi climatiche ma, nonostante tutto, nessuna delle teorie catastrofiste si sono verificate. Nel 1900 eravamo un miliardo e mezzo di persone, mentre oggi abbiamo superato gli 8 miliardi. Basta con gli sprechi dei soldi dei contribuenti, in Italia si spendono 3 miliardi di euro all’anno per questa presunta crisi climatica. Questi soldi dovrebbero essere indirizzati alle famiglie, alle mamme e ai bambini”. Ha esordito così il presidente di Pro Vita & Famiglia, Antonio Brandi, nel corso della conferenza stampa.
Cambiamento Climatico, Brandi: “Intervenga il Governo”
“Alla politica italiana e in particolare al governo – ha aggiunto il presidente della Onlus- chiediamo di opporsi (anche con una petizione popolare appena lanciata sul nostro sito) con forza a livello internazionale alle politiche di transizione energetica folli e inefficaci, dispendiose e anti-umane, e di opporsi a livello nazionale allo spreco di fondi pubblici basato su teorie catastrofiste scientificamente infondate. Queste, in nome di una falsa ‘sostenibilità’, provocano la de-industrializzazione, vogliono stravolgere le nostre abitudini alimentari, la nostra economia, soprattutto del settore primario (pensiamo a grilli e vermi) e mirano alla riduzione della popolazione: sarebbe la morte del nostro Paese e dell’Europa, già duramente provati dall’inverno demografico. Del resto il presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha detto che bisogna ‘proteggere l’ambiente con l’uomo dentro’. Qualsiasi politica sul clima dovrà considerare anche le opinioni degli scienziati ‘anti-catastrofisti’, e dovrà comunque tutelare il diritto alla vita di tutti gli esseri umani e promuovere i diritti della famiglia. È inutile salvare la nostra casa comune se poi quest’ultima non verrà pienamente abitata”.