Le persone vaccinate contro il COVID-19 mostrano atteggiamenti più negativi nei confronti degli individui non vaccinati rispetto invece a quanto i non vaccinati non facciano nei confronti dei vaccinati. E’ questo il risultato di uno studio scientifico appositamente realizzato per valutare le divisioni sociali date dallo stato di vaccinazione anti Covid e pubblicato su Nature.
Lo studio
Questi risultati dimostrano come le persone che si conformano ai consigli delle autorità sanitarie reagiscono con atteggiamenti discriminatori nei confronti di coloro che percepiscono come una minaccia per la salute pubblica. Gli autori sostengono che questo comportamento può ostacolare la gestione della pandemia e lasciare alcune società più divise di quanto non fossero prima della pandemia.
La distribuzione di vaccini contro SARS-CoV-2 ha creato divisioni tra le persone che rispettano le vaccinazioni e coloro che sono titubanti e rimangono non vaccinati.
Vaccinati vs non vaccinati
La ricerca suggerisce che le persone vaccinate possono condannare le persone non vaccinate per non aver seguito i consigli delle autorità sanitarie. Al contrario, coloro che rifiutano i vaccini riferiscono di sentirsi discriminati e sottoposti a pressioni contro la loro volontà (ad esempio da rigide politiche governative contro individui non vaccinati) e ci sono state proteste dirompenti contro i mandati sui vaccini.
Per indagare sulla natura e sul livello di pregiudizio tra i gruppi definiti dallo stato di vaccinazione COVID-19, gli studiosi hanno valutato gli atteggiamenti di 15.233 individui (campionati per essere rappresentativi del loro paese) che coprono un insieme diversificato di culture in tutto il mondo. Gli autori includono dati rappresentativi di paesi a basso e medio reddito, insieme a quelli di paesi ad alto reddito. Riferiscono che le persone vaccinate esprimono atteggiamenti discriminatori nei confronti di individui non vaccinati a livelli pari o superiori agli atteggiamenti discriminatori diretti verso altri comuni obiettivi di pregiudizio, come le popolazioni immigrate o le persone che lottano con la tossicodipendenza.
Chi discrimina chi?
Nel complesso, questo pregiudizio tende ad essere unilaterale; solo negli Stati Uniti e in Germania gli autori riscontrano che gli individui non vaccinati provano una certa antipatia nei confronti di coloro che sono vaccinati, sebbene non sia stata osservata alcuna evidenza statistica di stereotipi negativi o atteggiamenti di esclusione nei confronti di questi ultimi individui.
L’osservazione che gli individui vaccinati discriminano coloro che non sono vaccinati, ma che non ci sono prove per il contrario, è coerente con il lavoro sulla psicologia della cooperazione, osservano gli autori. In effetti, è dimostrato che gli individui vaccinati in culture con norme cooperative più forti reagiscono in modo più negativo nei confronti di coloro che non sono vaccinati.
Evitare crisi sociali
Gli autori sostengono infine che le autorità dovrebbero cercare di evitare di alimentare una profonda animosità tra i cittadini nella gestione di grandi crisi sociali, come la pandemia di COVID-19.