Cos’è la demenza frontotemporale, la malattia diagnosticata a Bruce Willis

L'attore ha rinunciato a recitare per crescenti difficoltà cognitive
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Bruce Willis soffre di una malattia neurodegenerativa, detta demenza frontotemporale. E’ quanto ha reso noto la famiglia dell’attore che meno di un anno fa aveva rinunciato a recitare per crescenti difficoltà cognitive. “Da quando nel 2022 abbiamo annunciato la diagnosi di afasia, le condizioni di Bruce sono progressivamente peggiorate e ora abbiamo una diagnosi più specifica: demenza frontotemporale,” hanno fatto sapere i familiari. “Purtroppo le difficoltà di comunicazione sono solo un sintomo della malattia di Bruce. E’ doloroso, ma è anche un sollievo avere adesso una diagnosi chiara“.

L’afasia, la diagnosi iniziale, è una malattia che rende difficile la parola e la comprensione del linguaggio. Willis ha 67 anni e da qualche anno non lavora più nel mondo del cinema. Era apparso solo in film distribuiti direttamente su video. L’ultimo ruolo di rilievo al cinema era stato nel 2019 con Motherless Brooklyn e il film Glass di M. Night Shyamalan.

La moglie Emma Heming, 44 anni, ha condiviso una foto del marito su Instagram, rivelando che le condizioni di Willis sono peggiorate.

Cos’è la demenza frontetemporale, la malattia che ha colpito Bruce Willis

La demenza frontetemporale colpisce generalmente le persone sopra i 65 anni, ed è causata da danni alle cellule nervose che ostacolano sempre più gravemente le normali funzioni del cervello. E’ caratterizzata dalla progressiva perdita e deterioramento di neuroni in specifiche aree del sistema nervoso centrale, ovvero il lobo frontale e il lobo temporale. Con il passare del tempo si perdono una serie di funzioni, che vanno dal linguaggio al movimento, ma porta anche a disturbi della personalità e del comportamento.

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