In un articolo pubblicato sulla rivista “Nature”, intitolato “Temperature effect on erosion-induced disturbances to soil organic carbon cycling” è decritto come l’erosione del suolo abbia un forte legame con il sequestro del carbonio organico del suolo per ridare fertilità al suolo. Il ciclo del carbonio organico è correlato al clima: la correlazione però con la temperatura del carbonio del suolo è una tematica attualmente ancora poco approfondita.
Il ciclo del carbonio organico varia a seconda del livello di decomposizione con il risultato che la temperatura provoca la perdita dei normali livelli di carbonio nelle aree caratterizzate da una percentuale alta di erosione. L’immagazzinamento del carbonio nell’atmosfera e nella concentrazione nutrizionale della vegetazione, offre un intervento potenzialmente efficace per contrastare gli effetti dei cambiamenti climatici attraverso lo stoccaggio di carbonio; allo stesso tempo, la concentrazione di carbonio organico rappresenta anche una minaccia per il riscaldamento globale e l’espansione agricola potrebbe rilasciare un eccessivo livello di carbonio organico nell’atmosfera.
Lo stoccaggio di carbonio organico del suolo C (SOC) è controllato dal bilanciamento tra input di carbonio organico e decomposizione, entrambi dipendenti dal clima.
Il rapporto tra ciclo del carbonio organico e i tempi di rotazione è correlato al cambiamento di temperatura ed è maggiori nelle regioni fredde rispetto alle aree calde e i diversi ecosistemi hanno diversi gradi, relativi ai meccanismi di adattamento del terreno al riscaldamento globale. Non sorprende quindi che in risposta ai cambiamenti climatici ci siano maggiori incertezze nelle future proiezioni degli effetti del riscaldamento globale. L’erosione provoca un grande flusso di carbonio organico attraverso il continuum terra-oceano, soprattutto quando questi flussi di carbonio organico esercitano un impatti sostanziale sui processi del ciclo del carbonio organico lungo la linea terra-atmosfera e provoca un intenso scambio tra Terra e atmosfere.
Studi precedenti incentrati sul sistema acquatico hanno dimostrato che questi disturbi di erosione nei cicli di carbonio organico sono anche modulati dalle variazioni di temperatura. Per esempio, il carbonio organico nell’acqua del fiume e nei sedimenti è più incline a decomporsi più rapidamente quando la temperatura aumenta con una conseguente dispersione di CO2 dai fiumi che risulta maggiore nelle regioni calde. Allo stesso modo, un elevato tasso di decomposizione di carbonio organico sepolto nei laghi è dovuto ai cambiamenti climatici.
Questo fenomeno aumenta con la temperatura da 0,19 g °C (g C) 1 a 0 C a 0,24 g °C (g C) 1 a 25 °C. I livelli di Carbonio organico di 0,050 Pg °C yr 1 indotti dalle variazioni climatica del livello di erosione dell’acqua sui terreni agricoli aumenta del 7% un presenza di fenomeni estremi. I risultati rivelano un ciclo di arresto negativo provocato dal cambiamento climatico e dall’erosione del suolo.
Questo studio esamina gli effetti della temperatura sull’erosione del terreno attraverso tre linee di prova. In primo luogo, viene considerato un set di dati relativi ai suoli agricoli in Asia.
L’Europa e il Nord America coprono una vasta gamma di condizioni climatiche diverse. In questo studio sono studiati 1.562 profili da 20 bacini idrografici, compresi i suoli stabili ed erosivi della montagna; in particolare, sono stati esaminati i pendii collinari e i suoli colluviali ai piedi. Il radioisotopo artificiale 137Cs è stato utilizzato come traccia per determinare la suolo e tassi di ridistribuzione del carbone organico (per quanto riguarda l’erosione e i tassi di deposizione).
La direzione e la grandezza degli scambi netti di carbone organico con l’atmosfera sono stati ricavati da osservazioni sul campo degli stock di carbone organico e dei tassi di ridistribuzione del suolo (SRR) in siti stabili, erosivi e di deposito. L’effetto di temperatura sull’erosione è stato valutato confrontando le caratteristiche del ciclo di carbone organico con la temperatura media annuale di ogni bacino.