Elon Musk crede alla più nota teoria del complotto: Isola di Pasqua, Stonehenge e la presunta connessione

Un tweet di Elon Musk allude a una delle più conosciute teorie del complotto sulla connessione tra Isola di Pasqua e Stonehenge
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Da un tweet di Elon Musk sembra che il proprietario di Twitter creda ad una delle più conosciute teorie del complotto, secondo la quale l’isola di Pasqua e le pietre di Stonehenge si troverebbero in una posizione diametralmente opposta le une dalle altre. Musk, inoltre, aggiunge anche Washington a questo ‘triangolo della cospirazione’, come si può vedere dall’immagine in alto. Ma qual è la connessione tra le isole di Pasqua e le pietre di Stonehenge?

Il sito di Stonehenge comparve intorno al 3000 a.C. e la prima pietra venne collocata in un fosso di 100 metri di diametro. Intorno al 2500 a.C., le pietre azzurre furono posizionate per formare un cerchio all’interno dell’Henge. Le pietre Sarsen più grandi furono erette per formare un anello interno più piccolo e una forma a U. Le pietre azzurre sono state spostate nella loro posizione finale all’interno del cerchio Sarsen intorno al 2300 aC.

Le statue simboleggiavano canali di comunicazione con gli dei

I coloni polinesiani originari arrivarono sull’isola di Rapa Nui intorno al 300 d.C. e scolpirono le teste cerimoniali in un periodo che va dal X al XVI secolo circa. Quasi 900 singole statue Maoi sono state catalogate sull’isola, con la statua più grande che raggiunge un’altezza di 21,60 metri (71,93 piedi) e pesa 160-180 tonnellate metriche (145-165 tonnellate).

In media, le statue si trovavano a 4,05 metri (13,29 piedi) l’una dall’altra e contavano 12,5 tonnellate metriche (13,78 tonnellate). Non è del tutto noto quale fosse il significato spirituale dei Maoi; gli archeologi ipotizzano che le statue simboleggiassero dei canali per comunicare con gli dei del popolo Rapa Nui e rappresentassero potenti individui o capi.

La realtà storica è un’altra

La verità è che non c’è alcuna connessione tra Stonehenge e le teste Maoi su Rapa Nui, secondo le testimonianze archeologiche e storiche. Si tratta di culture che realizzarono grandi creazioni monolitiche in epoche diverse alla distanza di metà globo. Le uniche somiglianze sono che entrambe le aree sono grandi strutture di pietra autoportanti create da popoli che non hanno lasciato alcuna storia registrata e sono stati completati con una tecnologia limitata per ragioni spirituali ancora inconcludenti.

Entrambi i siti sono patrimonio mondiale dell’UNESCO e sono testimonianza dell’inventiva e della creatività e delle culture dei nostri antichi antenati umani.

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