Potente esplosione sul Sole innesca reazione a catena: effetti anche sulla Terra

Fuochi d'artificio sul Sole: un filamento magnetico è esploso, producendo una reazione a catena di eventi
MeteoWeb

Un filamento magnetico connesso alla Regione Attiva AR3229 è esploso il 24 febbraio (20:49 ora italiana), producendo una reazione a catena di eventi sul Sole.

Innanzitutto, il filamento ha squarciato l’atmosfera della nostra stella:

Il lancio di materiale ha destabilizzato la macchia solare, innescando un brillamento solare di classe M3 di lunga durata (21:30 ora italiana).

brillamento m3

 

Il flare, a sua volta, ha ionizzato la parte superiore dell’atmosfera terrestre, interferendo con le trasmissioni radio a onde corte intorno all’Oceano Pacifico.

mappa blackout radio

Successivamente, un’espulsione di massa coronale (CME) è emersa dal sito dell’esplosione. Le immagini del coronografo SOHO della NASA mostrano un alone con una componente diretta verso la Terra.

cme 24 febbraio

Le emissioni radio solari di tipo II dal bordo anteriore della CME suggeriscono una velocità di partenza di 1200 km/s. La nube di particelle potrebbe raggiungere la Terra il 27 febbraio. Gli esperti della NOAA stanno analizzando i modelli: a breve emetteranno le previsioni su  eventuali tempeste geomagnetiche.

Non è tutto, però. Le onde d’urto all’interno della CME hanno accelerato i protoni quasi alla velocità della luce e hanno già raggiunto la Terra.

goesIl campo magnetico del nostro pianeta sta incanalando le particelle verso i poli dove è in corso un particolare tipo di blackout radio: un evento di assorbimento della calotta polare (PCA). I velivoli in queste regioni potrebbero rilevare disturbi nelle trasmissioni radio a onde corte a causa dell’effetto ionizzante dei protoni in caduta, secondo il sito specializzato Spaceweather.com.

***AGGIORNAMENTO***

Che cos’è un filamento

I filamenti sono lunghe strutture sottili che si estendono sulla superficie della stella, regioni di gas molto densi e “freddi” che si formano a causa degli intensi campi magnetici solari e appaiono scure proprio perché sono più fredde delle regioni circostanti.
Queste particolari strutture molto allungate occasionalmente possono provocare anche eruzioni di materiale solare nello Spazio.

Cos’è un brillamento solare (o flare)

I brillamenti solari sono le più violente esplosioni del Sistema solare, e si possono osservare anche su molte altre stelle: sono improvvisi aumenti di luminosità ben visibili nella bande dei raggi X, ma ci può essere emissione un po’ in tutte le bande, dal radio ai gamma. Nella banda X emette radiazione la corona solare, la parte più esterna dell’atmosfera del Sole, caratterizzata da tenue plasma a milioni di gradi. Durante i brillamenti, il plasma raggiunge temperature ben al di sopra dei 10 milioni di gradi e una luminosità che può superare quella dell’intera corona.
In ordine crescente di potenza, le classi sono A, B, C, M e X. Ogni classe è dieci volte più potente di quella precedente.
I flare hanno un andamento caratteristico della luminosità: un aumento repentino, seguito da una diminuzione molto più graduale. Non durano molto, da qualche minuto a qualche ora al massimo, e sono localizzati in piccole regioni sulla superficie del Sole.
Essendo canali magnetici chiusi che trattengono il plasma solare, queste regioni sono per lo più a forma di arco. A volte la forza del brillamento è tale da generare eruzioni solari, con nubi di plasma che vengono proiettate nello Spazio. I brillamenti sono più frequenti in periodi di alta attività solare, in presenza di intensi campi magnetici delle macchie. La causa dei flare viene fatta risalire a instabilità magnetiche, che accelerano particelle e liberano energia rapidamente, provocando l’aumento repentino della luminosità, seguito da un raffreddamento più graduale.

Cos’è un’espulsione di massa coronale

Un’espulsione di massa coronale (CME, acronimo dell’inglese coronal mass ejection) è un’espulsione di materiale dalla corona solare. Il materiale espulso, sotto forma di plasma, è costituito principalmente da elettroni e protoni: quando questa nube raggiunge la Terra può disturbare la sua magnetosfera.

Cos’è una tempesta geomagnetica

Quando sul Sole si verificano fenomeni di attività improvvisa e violenta, come i brillamenti, vengono emesse grandi quantità di particelle ad alta energia che viaggiano velocemente nello Spazio, a volte scagliate in direzione della Terra: questa corrente di particelle viene frenata e deviata dal campo magnetico terrestre, che a sua volta ne viene disturbato e distorto.
Quando avviene questo “impatto” la magnetosfera terrestre (la regione attorno alla Terra pervasa dall’azione del suo campo magnetico) subisce un forte contraccolpo che può causare blackout temporanei nelle reti elettriche o nei sistemi satellitari di comunicazioni. Alle tempeste geomagnetiche è anche associato il ben noto fenomeno delle aurore polari.

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