Covid, l’efficacia del vaccino si ridurrà nel tempo: si pensa ad un aggiornamento

Dal giugno 2022 un gruppo consultivo di 18 esperti sta studiando come la popolazione stia rispondendo alla vaccinazione del COVID-19
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In un recente articolo di Nature Medicine viene trattato lo stato attuale della vaccinazione COVID19 a livello internazionale. Siamo entrati nel quarto anno della pandemia COVID-19 e i vaccini delle diverse case farmaceutiche continuano ad essere considerati protettivi contro malattie gravi, in seguito alle varianti di SARS-CoV-2, compreso Omicron2.

Tuttavia, vi è stata un’evoluzione continua e sostanziale della SARS-CoV-2 da quando è comparso il virus che ha rappresentato una reale sfida per tutto il sistema della Salute Pubblica. I vaccini, con la quarta dose, continuano a fornire protezione.

L’istituzione del Gruppo Tecnico Consultivo per il vaccino anti-COVID19

Nel settembre 2021, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha istituito il Gruppo Tecnico Consultivo su una valutazione efficace della composizione del vaccino COVID-19 (TAG-CO-VAC) che ha avuto da subito il compito di valutare le implicazioni del virus e delle sue varianti per la salute pubblica. Il TAG-CO-VAC, acronimo del gruppo consultivo, ha testato gli effetti del vaccino COVID-19 finora, ma rimangono ancora dubbi per la comunità scientifica, su quando il vaccino COVID19 dovrà essere aggiornato.

Il TAG-CO-VAC è un gruppo indipendente e multidisciplinare di
18 esperti. In qualità di gruppo consultivo, il TAG-CO-VAC sta studiando quando sarà necessario aggiornare la composizione del vaccino in modo che possa continuare a garantire in sicurezza la protezione della popolazione contro dal virus COVID19. L’attuale processo decisionale del gruppo consultivo consta di due passaggi, come si evince in Fig. 1.

figura 1 vaccino covid19

Le fasi dei lavori del Gruppo Consultivo per il vaccino COVID 19

Il primo passo è quello di decidere se debba essere necessario un aggiornamento della composizione farmacologica del vaccino a subunità proteica degli attuali vaccini per gli effetti, la trasmissibilità e la gravità clinica dei VOC. La seconda fase è una valutazione dell’efficacia del vaccino aggiornato.

Questo passaggio è giustificato dall’obiettivo di tale commissione di continuare a mantenere alta la protezione della popolazione alle malattie gravi in conseguenze del virus. Questo intento sarà possibile con la diminuzione dell’ampiezza della cross-reattività immunologica contro le varianti del virus future del COVID19.

La cross-neutralizzazione dei COV

Il dato chiave considerato in questo processo è la cross-neutralizzazione dei COV. La valutazione della Commissione riguarda inoltre, con quali proteine dell’agente patogeno dobbiamo gestire la variante virus COVID19 emergente. Omicron è stato designato come VOC dall’OMS a novembre 2021 ed ha più di 30 mutazioni della proteina, rispetto al virus originario.

Sono stati condotti studi sulla base di modelli animali e studi clinici raccolti su esseri umani, infettati da diverse mutazioni nel gene spike alterato con proprietà antigeniche di Omicron. Gli anticorpi neutralizzanti specifici di Omicron in una persona, dopo l’infezione o la vaccinazione contro i virus delle varianti Alpha e Delta.

Le caratteristiche dei ceppi della variante Omicron

Secondo le mappe antigeniche dei dati derivati dai processi di neutralizzazione, in studi sulla base di sieri umani o animali infetti, o vaccinati, dalle varianti in circolazioni fino ad oggi, i ceppi di Omicron sono i più antigenicamente distanti dal virus indice. Le varie infezioni che hanno seguito la variante Omicron sono anti-genicamente più correlati tra loro rispetto al virus indice o i VOCs precedenti.

Le risposte degli anticorpi ad Omicron dipendono dal tipo di  vaccinazione e dallo stato dell’infezione. I sieri del sangue raccolti da  individui infetti da Omicron hanno mostrato più forti risposte anticorpali, rispetto a quanto accadeva alle varianti VOCs precedenti.

Le attuali valutazioni del Gruppo Consultivo sui vaccini COVID-19

Al contrario, gli individui infettati con il virus indice SARS-CoV-2, Alpha o Delta, o i vaccinati (con un vaccino basato sul virus indice) e successivamente infettato con Omicron, hanno anticorpi meno reattivi.
Questi dati dimostrano le prestazioni dei vaccini COVID-19, attualmente autorizzati.

In base a ciò, il Gruppo Consultivo ha deciso di divulgare un rapporto provvisorio nel giugno 2022. Le dichiarazioni del gruppo hanno evidenziato che i vaccini, attualmente autorizzati, continuano a conferire elevati livelli di protezione contro le malattie gravi causate da tutti i COV, compreso Omicron, che rappresenta l’obiettivo primario della vaccinazione. Tuttavia, data la distanza antigenica e le incertezze sulle future evoluzioni del virus, è probabile che l’efficacia del vaccino basato sul virus continuerà a ridursi con il passare del tempo.

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