E’ diventata virale sui social la fotografia dei cannoni sparaneve di Cunardo (Varese), con tanto di coda al veleno per le polemiche su presunti sprechi di energia e di acqua come se ci fosse qualcuno che per giocare si sparasse la neve in giardino (e ammesso che volesse, non ci risulta sia vietato dalla legge). La verità è un’altra: con l’arrivo del freddo, finalmente a Cunardo si è potuto iniziare a sparare la neve per la pista di sci di fondo che con enormi sacrifici i ragazzi dello sci club, volontari e appassionati, continuano a mantenere operativa nonostante le difficoltà meteorologiche. E’ una struttura sportiva che continua a sfornare eccellenze di atleti a livello internazionale. In pianura Padana stamani le minime sono arrivate fino a -10°C e nei prossimi giorni farà ancora più freddo, anche se purtroppo non sono previste precipitazioni.
Lo sci club di Cunardo e l’importanza dello sport
Lo sci e lo snowboard sono tra gli sport più praticati in Italia: gli sport invernali si piazzano infatti al terzo posto, con un numero di praticanti simile a quello del ciclismo. Lo scii è uno sport con tanti benefici sulla salute fisica e psico-fisica: permette di ridurre lo stress, è uno sport olistico che permette di allenare tutti i muscoli del corpo e il cuore, contribuisce anche ad attenuare le riniti allergiche, l’asma bronchiale e migliora il buon umore. Per poter godere di tutti questi benefici, poi, non è importante essere degli atleti.
Il caldo anomalo di questo inverno ha causato grosse perdite economiche per la stagione sciistica della Baita del Fondista di Cunardo.
La stagione sciistica non è andata fortunatamente del tutto persa: con l’abbassamento delle temperature registrato nelle ultime ore, l’apparecchio spara-neve artificiale (acquistato grazie al contributo economico di Regione Lombardia, Comune e Comunità montana) ha permesso l’allestimento di una parte di pista e la struttura Sci Club di Cunardo ha potuto riaprire al pubblico. Naturalmente il servizio, reso possibile dalla neve artificiale risulta obbligatoriamente limitato: si potrà sciare lungo una pista ad anello di 600 metri, che corrispondono a circa il 25% della lunghezza complessiva dell’impianto, che sfiora i due chilometri e mezzo nei periodi di pieno regime.
Non dovrà essere pagata una quota fissa per accedere agli impianti sciistici, ma lo Sci Club accetterà offerte per coprire i principali costi di gestione, gravati quest’anno dal caro bollette. Data l’attività delle piste ridotta al minimo, infine, non sarà possibile noleggiare l’attrezzatura sul posto.
Gian Antonio Gianantonio, presidente dello Sci Club di Cunardo, ha affermato nei giorni scorsi a Luino Notizie che “Purtroppo l’inverno è stato particolarmente strano. In questi ultimi giorni siamo riusciti a fare neve per la prima volta dall’inizio di gennaio, quando avevamo provato a sfruttare le temperature basse per produrre qualcosa con il cannone, ma il risultato non era stato sufficiente per organizzare una pista, perché tra le 5 del mattino e le 10, le temperature si alzavano in modo significativo. Non siamo gli unici in questa situazione, che è identica in numerosi impianti di tutto il nord Italia. Al centro sud, invece, la neve è arrivata e le piste sono in funzione“. Tutto al contrario, insomma.
In questi giorni sono iniziate le tradizionali attività con le scuole del territorio: le prenotazioni erano 500 ad inizio gennaio ma le condizioni meteo hanno costretto a cambiare la pianificazione effettuata, con una riduzione dei posti, usando il poco spazio a disposizione per l’allestimento di tre campi scuola.