L’Italia s’è risvegliata stamani in un clima glaciale: le temperature minime sono state le più basse della stagione, di gran lunga inferiori rispetto alle medie del periodo. Al Nord/Est la temperatura è crollata su valori eccezionalmente bassi: -16°C all’altopiano del Cansiglio (983 metri sul livello del mare), -15°C a Dobbiaco, -14°C a San Martino di Castrozza, -12°C a Sappada, -11°C a Santo Stefano di Cadore, -10°C a Cortina d’Ampezzo, -6°C a Vicenza e Belluno, -5°C a Pordenone.
Molto freddo anche in Emilia Romagna con -6°C a Correggio e Castelnovo di Sotto, -5°C a Molinella, Crevalcore e Soragna, e sull’Appennino con -12°C all’Abetone e al Lago Scaffaiolo, -11°C a Fiumalbo, -8°C al Monte Carpegna, -7°C a Bagno di Romagna.
Al Centro la zona più fredda è stata quella Appenninica con valori pazzeschi nei fondovalle: -11°C a Montereale, -10°C a Cittareale, Cascia e Amatrice, -8°C a L’Aquila e Ussita. Particolarmente notevoli, nel Lazio, i -8°C di Colleferro e Sgurgola lungo l’A1 Milano-Napoli nel tratto tra Valmontone e Frosinone. Nel basso Lazio la colonnina di mercurio è piombata a -7°C a Ceccano e Ceprano, -5°C a Pontecorvo e Sant’Apollinare.
Al Sud, invece, i dati più significativi sono quelli della Calabria meridionale con -10°C a Serra San Bruno e -9°C a Mongiana, sulle Serre vibonesi, ma soprattutto quelli della piana di Gioia Tauro, dove nel reggino la temperatura è piombata su valori eccezionalmente bassi al livello del mare con -6,5°C in contrada Capoferro di Rosarno, -4,5°C a Melicucco e -4,2°C a Rosarno.
E’ evidente come nelle zone in cui s’è attivato il fenomeno dell’inversione termica, le temperature sono scese in modo straordinario. Una situazione che si ripeterà anche nei prossimi giorni, soprattutto al Nord.
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