I segreti del Sole e dei suoi sfuggenti neutrini: un viaggio che parte da alcuni dei grandi filosofi greci come Aristarco, Ipparco e Archimede e che arriva fino a Borexino, uno dei maggiori esperimenti per osservare i neutrini prodotti dal Sole.
Sono stati quasi 3000 gli studenti provenienti da tutta Italia, in presenza e online, a seguire ‘Neutrini solari e massimi sistemi’ organizzato presso i Laboratori Nazionali del Gran Sasso dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn).
La storia del Sole
Erano dunque 3000 gli studenti coinvolti oggi in ‘Neutrini solari e massimi sistemi’. Una mattinata di incontri con ricercatori dedicata a conoscere la storia della nostra comprensione del Sole. Dalle intuizioni di alcuni grandi scienziati e filosofi dell’antichità “come Aristarco che ebbe la geniale intuizione di interpretare lo strano movimento nel cielo di Marte con un modello eliocentrico”, ha spiegato lo storico della scienza Lucio Russo. “Il Sole è la stella da cui dipende l’umanità e a lungo è stato considerato una divinità” ha detto il direttore dei Laboratori Nazionali del Gran Sasso, Ezio Previtali. “Oggi la scienza ce ne ha dato un’altra immagine, differente ma non meno interessante”.
Ipparco e Archimede posero poi le basi alle prime interpretazioni della forza di gravità poi sviluppata pienamente solo da Newton. Un viaggio che è arrivato ai giorni nostri con la comprensione dei meccanismi di fusione, che alimentano le stelle e la ricerca degli sfuggenti neutrini.
“In appena un secondo ogni centimetro del nostro corpo è colpito da ben 60 miliardi di neutrini. Un’enormità, eppure non si possono vedere”, ha detto il ricercatore dell’Infn Nicola Rossi. Proprio per lo studio dei neutrini prodotti dal Sole è nato Borexino, uno dei più importanti strumenti scientifici per comprendere i meccanismi di produzione dei neutrini solari, un esperimento attivo nei laboratori del Gran Sasso tra il 2007 e il 2021 che ha permesso di scoprire e verificare fenomeni fondamentali.