Anche i Neanderthal cacciavano. Circa 125 mila anni fa gli antichi ominidi si nutrivano della carne e del tessuto adiposo di una specie estinta di elefanti. I Neanderthal, dunque, cacciavano intenzionalmente. Lo conferma uno studio, pubblicato sulla rivista Science Advances, condotto dagli scienziati della Johannes Gutenberg University Mainz (JGU), del Leibniz-Zentrum fur Archaologie (LEIZA) e della Leiden University.
L’equipe di ricercatori con a capo Sabine Gaudzinski-Windheuser e Lutz Kindler, ha esaminato i ritrovamenti archeologici nel sito di Neumark-Nord, vicino ad Halle, in Germania. I Palaeoloxodon antiquus, noti come elefanti dalle zanne dritte, erano gli animali terrestri più grandi dell’epoca, arrivava a quattro metri di altezza. Aveva inoltre una massa corporea di 13 tonnellate. Avevano zanne lunghe e dritte: rappresentavano un’importante fonte di nutrimento per gli ominidi preistorici. Fino a questo momento però non era chiaro se venissero cacciati o se i Neanderthal si limitassero a nutrirsi degli esemplari già morti.
Il cimitero degli elefanti giganti
I ricercatori hanno analizzato un cimitero di almeno 70 elefanti nel sito di Neumark-Nord. Dalle analisi è risultato che la morte degli animali non era riconducibile a cause naturali. “In totale – riporta Gaudzinski-Windheuser – abbiamo esaminato 3.122 resti faunistici di elefanti dalle zanne dritte. Siamo giunti alla conclusione che i Neanderthal hanno cacciato abitualmente questa specie per almeno duemila anni“. Nel cimitero, sottolineano gli studiosi, sono stati rilevati soprattuto resti di esemplari maschili e adulti.
“I maschi adulti – commenta Wil Roebroecks della Leiden University – erano più semplici da avvicinare dato che le femmine erano protette dal branco. Allo stesso tempo erano più grandi delle controparti femminili, per cui il profitto della cacciagione sarebbe stato più elevato. Abbiamo stimato inoltre che un elefante di dieci tonnellate avrebbe potuto produrre circa 2.500 razioni di cibo per un Neanderthal adulto, provvedendo al fabbisogno giornaliero per circa quattromila kcal“.
Secondo gli esperti gli ominidi si riunivano forse in gruppi più estesi rispetto a quanto ipotizzato precedentemente. In alternativa si pensa che disponesseri di mezzi per la conservazione del cibo, in questo caso la carne degli elefanti, ancora ignoti all’archeologia. “Per adesso – spiegano gli autori – non sappiamo quale ipotesi sia corretta“. “In ogni caso entrambe le opzioni rappresenterebbero scoperte socialmente e cognitivamente importanti“. Queste “contribuirebbero in modo significativo alla nostra comprensione dei comportamenti dei Neanderthal“, concludono gli esperti.