La navicella russa “di soccorso” è arrivata alla Stazione Spaziale

La capsula Soyuz MS-23 ha attraccata alla ISS alle 01:58, a 418 km d'altezza sopra la Mongolia settentrionale
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La navicella spaziale russa sostitutiva per 3 astronauti attualmente sulla Stazione Spaziale Internazionale è arrivata al laboratorio orbitante come previsto.

La capsula Soyuz MS-23 ha attraccata alla ISS alle 01:58 ora italiana di oggi, domenica 26 febbraio. Il rendez-vous è avvenuto mentre i 2 veicoli stavano volando a 418 km d’altezza sopra la Mongolia settentrionale.

La Soyuz MS-23 senza equipaggio, lanciata venerdì dal cosmodromo di Baikonur in Kazakistan, riporterà a casa i cosmonauti Sergey Prokopyev e Dmitry Petelin, e l’astronauta della NASA Frank Rubio. Il mezzo originale del trio, Soyuz MS-22, ha registrato una falla a metà dicembre e ha perso tutto il suo refrigerante.

Per pura coincidenza, la NASA sta pianificando un lancio, con un nuovo equipaggio: una navicella Crew Dragon di SpaceX dovrebbe decollare lunedì 27 febbraio alle 07:45 ora italiana con 4 persone a bordo.

La perdita della navicella russa Soyuz MS-22 e del cargo Progress 82

Petelin, Prokopyev e Rubio sono rimasti sprovvisti di veicolo funzionante dal 14 dicembre, quando la Soyuz MS-22 ha registrato una perdita di refrigerante. La Russia ha modificato i programmi per rendere disponibile una nuova Soyuz.

Inizialmente, MS-23 avrebbe dovuto essere lanciata in primavera con equipaggio, ma all’inizio del 2023 l’agenzia spaziale federale russa Roscosmos ha deciso di anticipare la partenza al 19 febbraio, senza equipaggio a bordo, per assicurare 3 posti ai 3 astronauti rimasti bloccati.

In caso di emergenza e quindi di evacuazione della ISS, Roscosmos aveva stabilito che sarebbe stato fattibile fare rientrare i 2 cosmonauti nel velivolo MS-22 (perché 2 persone a bordo riscaldano il veicolo spaziale meno di quanto farebbero 3). La NASA aveva affermato che un posto extra per Rubio poteva essere creato sulla navicella Crew Dragon, che ha 4 posti già occupati da altri membri dell’equipaggio della Expedition 69.

In seguito, un altro velivolo russo, un cargo Progress 82, ha registrato una perdita di refrigerante l’11 febbraio e ha imposto alcuni cambiamenti nel lancio di MS-23. In un primo momento, Roscosmos aveva reso noto che avrebbe rinviato il lancio fino a marzo per consentire le indagini, ma è stato rilevato che le due perdite di refrigerante potrebbero essere state impatti di micrometeoroidi non correlati, il che ha spinto Roscosmos a riprogrammare MS-23 per il lancio il 23 febbraio.

Nel frattempo, l’equipaggio MS-22/MS-23 dovrebbe trascorrere un anno nello Spazio, il doppio del tempo originale, per consentire la rotazione dell’equipaggio. La Soyuz MS-24 verrà probabilmente lanciata a settembre.

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