Energia nucleare: la dipendenza tecnologica europea dalla Russia

Dallo scoppio della guerra in Ucraina, il dibattito politico internazionale si è concentrato sul trovare soluzioni operative per ridurre la dipendenza energetica dalla Russia dell'Unione europea
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Uno studio di recente pubblicato sulla rivista Nature esamina la gestione dell’energia nucleare in Russia allo stato attuale. I leader dei vari Paesi dell’Unione Europea hanno introdotto sanzioni progressivamente più alte sul carbone russo e poi sul petrolio e sul gas.

Dal canto suo, la Russia ha risposto con tagli all’approvvigionamento. Nonostante le sanzioni da parte dell’Europa, resta conclamata la dipendenza della tecnologia europea dal nucleare russo, dall’approvvigionamento di uranio e dalla gestione del combustibile nucleare esaurito.

La società nucleare russa Rosatom

In questo studio sono esaminati gli equilibri interni della società nucleare statale Rosatom e il controllo attuale dell’energia nucleare da parte del governo russo. La guerra in Ucraina potrebbe indebolire la posizione dell’azienda Rosatom in Europa. Inoltre, il conflitto in Ucraina sta danneggiando la sua reputazione come fornitore affidabile.

La crisi petrolifera del 1973 ha plasmato nell’immaginario comune l’idea di una politica energetica globale. Da allora, la paura della scarsità energetica è stata al centro delle preoccupazioni sulla sicurezza internazionale.

L’aumento in Europa dei prezzi del gas e dell’elettricità

La guerra in Ucraina ha portato un aumento rapido dei prezzi del gas e dell’elettricità che sottopongono i consumatori europei a una forte pressione. Come risultato dell’invasione, la disponibilità fisica dei combustibili fossili è stata messa in discussione.

Si è temuto sin da subito che la Russia avrebbe potuto usare la sua “arma energetica” potesse ridurre l’offerta e aumentando prezzi per costringere i governi dei Paesi europei e gli Stati Uniti a ritirare le sanzioni alla Russia.

La vulnerabilità dell’Europa

Anche se non sono stati scoperti i responsabili del sabotaggio contro il gasdotto Nord Stream nel settembre 2022, un evento di grande portata come questo ha conclamato la vulnerabilità dei Paesi dell’Unione Europea per l’approvvigionamento dei combustibili fossili.

figura 1 - energia Nucleare

La Russia è il più grande esportatore mondiale di gas naturale, il secondo più grande esportatore di petrolio e terzo esportatore di carbone. Tuttavia la Russia è un attore importante e che è vitale anche nel settore dell’energia nucleare.

La storia dell’azienda Rosatom

Mentre l’acquisizione delle centrali nucleari ucraine ha causato forti proteste, l’azienda Rosatom sostiene di aver guadagnato più di 139 miliardi di dollari negli ultimi dieci anni e non è stato finora soggetta alle sanzioni Western. Sebbene le cifre del suo bilancio siano state con ogni probabilità gonfiate, l’uso da parte della Russia della sua “arma energetica” è evidente.

Rosatom – l’Atomic Energy Corporation dello Stato in Russia – è l’erede diretto del Ministero sovietico dell’energia atomica. Nato dopo l’incidente nucleare di Chernobyl si è riorganizzato sotto forma di una società statale nel 2007. Poiché la società è di proprietà dello Stato russo, è il presidente della Federazione Russa a tenere le redini dell’azienda nucleare.

La Rosatom, al centro dei contratti energetici internazionali

Fin dalla sua nascita, Rosatom è sempre stato attivo nel mercato nucleare internazionale ed è diventato un fornitore leader di servizi chiave per tutto il mondo. La società ha costruito ben 10 unità di reattori costruiti tra il 2007 e il 2017 e tra il 2009 e 2018. La Rosotom esercita un controllo sulla TVEL. Inoltre, fornisce anche rifornimenti di carburante, controllando il 38% di conversione dell’uranio e dell’arricchimento di uranio, oltre alla disattivazione e allo smaltimento dei rifiuti tossici.

Tra il 2000 e il 2015, la Russia è stato il fornitore di circa la metà degli ordini internazionali di energia nucleare da parte dell’Europa, ma anche per l’approvvigionamento dei reattori, dei combustibili e per lo smantellamento dei rifiuti tossici. I suoi principali concorrenti di energia nucleareCina, Francia, Giappone, Corea e Stati Uniti –  rappresentano un altro 40% della fornitura di energia globale.

Rosatom, unico fornitore di un pacchetto di energia nucleare “all inclusive”

L’incidente di Fukushima del 2011 sembrava aver avuto un impatto non rilevante sul bilancio di Rosatom. L’azienda è stata oggetto delle sanzioni contro la Russia dopo la sua occupazione della Crimea e la parte orientale del Donbas nel 2014.

Il vantaggio principale di Rosatom sta nella sua capacità di essere una “one stop nucleare” per tutte le esigenze, l’unico fornitore che fornisce un pacchetto “all inclusive“. Comprende il know-how nella costruzione di reattori, la formazione, sostegno relativo ai requisiti in materia di sicurezza e regime di non proliferazione e opzioni di finanziamento flessibili, compreso il credito di origine governativa.

L’importanza dell’azienda Rosatom

L’azienda è anche l’unica in grado di scaricare il combustibile nucleare esaurito dei clienti stranieri. Il modo in cui Rosatom gestisce i suoi progetti lo rende anche un comodo partner per i nuovi arrivati nella produzione del nucleare. Questa società si prende cura dell’intero processo in quanto l’impianto è “pronto all’uso” costantemente disponibile. Per questo motivo, l’energia nucleare può essere fornita anche ai Paesi, per i quali è stata in precedenza una risorsa irraggiungibile, soprattutto nel Medio Oriente, in Africa subsahariana, e in Sud America.

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