Raro tumore maligno alla mandibola: salvata bimba di dieci anni

Un segmento di osso del perone è stato impiantato per ricostruire una porzione di mandibola di una bambina, aggredita da un raro tumore maligno
MeteoWeb

Un segmento di osso del perone prelevato, modellato e impiantato per ricostruire una porzione di mandibola asportata perché aggredita da un raro tumore maligno (Sarcoma di Ewing) in una bambina di 10 anni.

Per l’intervento, eseguito all’ospedale pediatrico Santobono di Napoli, è stata chiamata la professoressa Chiara Copelli, che opera con la sua equipe nell’unità operativa di chirurgia maxillo-facciale del Policlinico di Bari: “L’intervento di ricostruzione effettuato – ha spiegato la dottoressa – ha previsto il prelievo di un segmento di osso dal perone, il suo modellamento a ricreare la forma della porzione di mandibola asportata e il successivo trapianto nella zona da ricostruire. Quest’ultima fase viene effettuata al microscopio e prevede l’esecuzione di connessioni tra vasi arteriosi e venosi del diametro di pochi millimetri”.

Ricostruzione della mandibola: l’intervento

Il complesso intervento di chirurgia oncologica ricostruttiva e’ stato possibile grazie alla collaborazione delle direzioni generale e sanitarie delle strutture coinvolte per riunire il team multidisciplinare. “L’esiguo numero di rare forme tumorali in pediatria – ha aggiunto il dg del policlinico Giovanni Migliorespesso non consente a piu’ di un centro di acquisire le competenze necessarie a garantire risultati ottimali. Per questo la collaborazione tra strutture ospedaliere assicura le migliori risorse in ambito nazionale nell’esclusivo interesse dei bambini e garantisce la sostenibilita’ del servizio sanitario”.

Il decorso post operatorio si è svolto regolarmente e senza complicanze. Grazie alla particolare tecnica utilizzata, la piccola paziente puo’ ottenere un completo recupero sia sotto il punto di vista estetico (simmetria del volto) che funzionale (deglutizione, fonazione, capacita’ di alimentarsi). L’intervento richiede l’utilizzo di tecniche microchirurgiche e di biomateriali specifici che non interferiscano con la crescita ossea della parte ricostruita nella piccola paziente.

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