Scoperte particelle ultrafini nella metropolitana di Londra: provocano malattie cardiovascolari

Secondo uno studio sarebbe necessario un migliore monitoraggio dell'inquinamento atmosferico
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Secondo uno studio pubblicato su Scientific Reports, le particelle ultrafini di ossido di ferro magnetico inferiori a 500 nanometri sono diffuse nell’inquinamento atmosferico nella metropolitana di Londra. Infatti potrebbero essere necessari un migliore monitoraggio dell’inquinamento atmosferico, che misura le proprietà magnetiche delle particelle, e sforzi per ridurre ulteriormente i livelli di inquinamento atmosferico.  E’ stato identificato infatti un collegamento tra l’esposizione a particelle ultrafini e una serie di condizioni di salute, tra cui l’asma e le malattie cardiovascolari.

Lo studio

La metropolitana di Londra è una rete ferroviaria composta da 270 stazioni e 11 linee. Il 45% della rete è interrato. Hassan Sheikh e colleghi hanno analizzato la struttura, le dimensioni, la forma, la composizione chimica e le proprietà magnetiche delle particelle di 39 campioni di polvere della metropolitana di Londra. I campioni sono stati raccolti nel 2019 e nel 2021 da binari, biglietterie e cabine degli operatori ferroviari sulle linee Piccadilly, Northern, Central, Bakerloo, Victoria, Northern, District e Jubilee. Il campionamento ha incluso stazioni importanti come King’s Cross St Pancras, Paddington e Oxford Circus. Precedenti studi hanno riportato che il 50% delle particelle di inquinamento atmosferico nella metropolitana di Londra sono particelle magnetiche contenenti ferro.

Gli ammassi di maghemite e i suoi effetti

Le particelle contenenti ferro nei campioni consistevano principalmente in un ossido di ferro noto come maghemite, che aveva un diametro compreso tra 5 e 500 nanometri e aveva un diametro medio di 10 nanometri. Alcune particelle erano disposte in ammassi più grandi con diametri compresi tra 100 e 2.000 nanometri. Secondo gli studiosi gli approcci di monitoraggio magnetico, simili a quelli utilizzati in questo studio per caratterizzare le particelle di inquinamento atmosferico, potrebbero integrare i tradizionali monitor dell’inquinamento atmosferico, che potrebbero sottostimare il numero di particelle ultrafini trasportate dall’aria nella metropolitana di Londra a causa del loro peso ridotto.

Precedenti ricerche hanno suggerito che le particelle contenenti ferro sono prodotte dal contatto tra le ruote del treno e i freni con i binari del treno e che trasportare carichi più elevati e viaggiare a velocità più elevate può produrre particelle più fini.  L’abbondanza di maghemite ultrafine nei campioni di polvere della metropolitana di Londra potrebbe essere causata da composti contenenti ferro da ruote, freni e binari esposti all’aria per periodi di tempo più lunghi a causa della scarsa ventilazione e poi risospesi nell’aria quando i treni arrivare alle piattaforme.

Come ovviare al problema?

Quindi secondo gli studiosi la quantità di polvere risospesa potrebbe essere ridotta lavando i binari e le pareti del tunnel, utilizzando filtri magnetici nei sistemi di ventilazione o posizionando porte a zanzariera tra binari e treni

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