Un team internazionale di ricercatori a caccia di esopianeti in transito (quelli che si posizionano davanti alla stella ospite dalla nostra prospettiva) ha fatto un’eccezionale scoperta: un mondo delle dimensioni della Terra a soli 72 anni luce da noi.
K2-415b orbita attorno alla vicina stella nana rossa K2-415. I ricercatori hanno identificato l’esopianeta nei dati del telescopio spaziale Kepler della NASA, della sua missione secondaria K2 e del suo successore, il Transiting Exoplanet Survey Satellite (TESS). Sebbene K2-415b non sia l’esopianeta conosciuto più vicino alla Terra, è, su scala cosmica, uno dei nostri vicini più prossimi. Inoltre, è un esopianeta particolarmente intrigante da studiare per gli astronomi.
“Il sistema K2-415 è unico in quanto K2-415 è una delle stelle più fredde, o di massa minima, note per ospitare un pianeta extrasolare,” ha spiegato a Space.com Teruyuki Hirano della Graduate University for Advanced Studies (SOKENDAI) in Giappone, autore principale. Effettivamente, ci sono solo 4 stelle più fredde di K2-415 note per ospitare almeno un esopianeta, incluso il famoso TRAPPIST-1, che vanta 7 esopianeti noti. “Un motivo per indagare sui pianeti attorno a stelle di massa così piccola è capire se quei pianeti si formano ed evolvono proprio come i pianeti attorno a stelle di tipo solare,” ha affermato Hirano.
Le stelle di tipo solare sono stelle simili al nostro Sole. Le nane rosse (note anche come nane M), invece, sono molto più fredde e molto più piccole. Si pensa che K2-415 abbia una temperatura superficiale di circa 2.900°C, rispetto ai 5.480°C del nostro Sole, con un diametro di 0,2 raggi solari e una massa appena 0,16 volte quella del Sole.
In sostanza, più esopianeti scopriamo – e più impariamo sui loro sistemi stellari – maggiori sono le possibilità di trovare più esopianeti potenzialmente abitabili. K2-415b non si trova nella zona abitabile della sua stella, cioè nella distanza da una stella alla quale può esistere acqua liquida sulla superficie di un pianeta. L’esopianeta è estremamente vicino a K2-415, così vicino che ci vogliono solo circa 4 giorni terrestri per completare un’orbita. “C’è però la possibilità che ci sia un altro pianeta in agguato nel sistema che si trova all’interno della zona abitabile,” ha detto Hirano.
Il ricercatore spera di studiare ulteriormente K2-415b, definendone la massa e la struttura interna. Stime preliminari indicano che l’esopianeta possa essere circa 3 volte più massiccio della Terra, nonostante abbia un raggio di appena 1,015 volte quello del nostro pianeta.
Un paper sulla ricerca del team è stato accettato per la pubblicazione su The Astronomical Journal ed è attualmente disponibile sul server di prestampa arXiv.