Dopo un anno terribile, la siccità continua a flagellare il Nord Italia e oltre le Alpi, la situazione non è migliore, tanto che la Francia registra un nuovo, triste record. Nell’Esagono francese, non piove dal 21 gennaio, “una striscia record di 30 giorni. Inaudito in inverno”, evidenzia Météo France. “Questa situazione si traduce in un inaridimento del suolo, già indebolito dalla siccità dell’estate 2022”.
La situazione in Francia oggi
Dopo i mesi da settembre a gennaio generalmente vicini alla normalità in termini di precipitazioni (ad eccezione di ottobre), questo mese di febbraio è caratterizzato da una scarsità di precipitazioni estremamente pronunciata. Nessuna precipitazione è stata osservata dallo scorso 21 gennaio, ovvero 30 giorni senza pioggia (si parla di un giorno senza pioggia quando il totale delle precipitazioni aggregate sulla Francia è inferiore a 1mm), spiega Météo France.
La situazione dovrebbe finalmente cambiare nel corso della settimana (previste piogge al sud da mercoledì 22 febbraio). Il febbraio 2023 dovrebbe concludersi con un deficit di precipitazioni superiore al 50%, diventando uno dei mesi di febbraio più secchi mai registrati dall’inizio delle misurazioni nel 1959, spiegano dall’ente francese.
Quali sono le conseguenze per il suolo?
Su tutto il territorio francese, i suoli sono significativamente più secchi di quanto dovrebbero essere in questo periodo dell’anno, spiega Météo France, evidenziando che lo stato attuale è tipico di metà aprile e quindi si è presentato con due mesi di anticipo. Si tratta di un inaridimento meno significativo di quello che solitamente si osserva nei mesi estivi, ma è notevole per la stagione invernale. Alcune regioni come Roussillon, Aude e Pyrénées-Orientales sono particolarmente colpite.
Una siccità eccezionale
Una serie così lunga in inverno è notevole, evidenzia Météo France: l’ultimo record invernale è stato di 22 giorni senza pioggia nel 1989. Il periodo senza pioggia più lungo che la Francia abbia conosciuto per tutti i mesi messi insieme è durato 31 giorni, tra il 17 marzo e il 16 marzo 2020.
All’origine di questa situazione, l’anticiclone installato sulla Francia. Questo anticiclone funge da scudo che spinge le perturbazioni fuori dal territorio francese. L’immagine in alto mostra le anomalie dell’altezza geopotenziale a 500hPa tra il 27 gennaio e il 17 febbraio. La principale fonte di precipitazioni, vale a dire il flusso atlantico, è bloccata e deviata da un’insistente area anticiclonica. La stessa impostazione che determina la situazione di siccità al Nord Italia.
Dall’estate del 2021, la Francia sta vivendo una preoccupante siccità meteorologica. Dall’agosto 2021, tutti i mesi hanno registrato un deficit di pioggia ad eccezione di dicembre 2021, giugno 2022 e settembre 2022, spiegano da Météo France. La mancanza di pioggia sarà ancora molto marcata per tutto il mese di febbraio 2023, che segnerà la fine di un inverno notevolmente secco. L’inverno 2023 sarà tra i 10 inverni meno piovosi dal 1959, dopo un 2022 straordinariamente caldo e secco.
Oltre alla mancanza di pioggia, per dodici mesi di fila, in Francia è stato più caldo della norma. Il mese di febbraio potrebbe essere il 13° di questa serie inedita. È la prima volta dal 1947 (data dei primi dati) che si osserva una serie così lunga di temperature medie mensili superiori alla norma.