Oltre 60 scosse di terremoto dalla serata di ieri sono state registrate a Siena fino a questa mattina. I cittadini si sono riversati nei punti aperti della città, ma anche nelle vie e in Piazza del Campo. Ore di apprensione a seguito della sequenza sismica che ha colpito la città toscana.
“L’Italia si sta spezzando non da adesso ovviamente, ma ormai da milioni di anni“: lo ha affermato Thomas Braun, ricercatore presso la sede di Arezzo dell’INGV, riferendosi alle scosse che hanno interessato il territorio di Siena e provincia nelle ultime ore. “La parte orientale va verso Nord/Est più velocemente rispetto alla parte occidentale, questo fa sì che la faglia attiva nel nostro territorio sia quella Alto Tiberina e tutte le faglie precedentemente attive come quelle intorno a Siena, Certaldo e Impruneta (Firenze) ogni tanto si risvegliano con delle magnitudo di modesta entità per accomodare lo stress che c’è nell’Appennino“. A Siena questa notte si è attivata una di queste fagli considerate minori. “Il terremoto è stato avvertito nettamente nella popolazione ed è normale l’allarme visto anche quello che sta accadendo in Turchia, quella più forte di questa notte di magnitudo 3.5 è stato ad una profondità di 8 km quindi molto superficiale, per questo è stato avvertito così distintamente“. “Come nel caso del recente terremoto nella zona di Impruneta, nel Fiorentino – ha proseguito Braun – questo tipo di terremoti non durano più di una settimana, massimo 10 giorni“.
Dopo la scossa di terremoto registrata ieri sera a Siena “nell’immediato, non sono stati registrati feriti, non sono emersi danni alle infrastrutture viarie e ferroviarie e di telecomunicazione, alle reti di distribuzione dei pubblici servizi e alle strutture sanitarie“: lo si legge in una nota diffusa dalla prefettura di Siena il cui prefetto Maria Forte ieri ha immediatamente convocato il Centro coordinamento soccorsi che si è riunito presso la sala operativa provinciale integrata dislocata nel comando provinciale vigili del fuoco. Vi hanno preso parte sindaco di Siena, presidente della Provincia, i vertici provinciali delle Forze dell’ordine, vigili del fuoco e i rappresentanti delle strutture sanitarie, nonché del volontariato, per fare il punto sull’evento. Una nuova riunione è stata convocata alle 16 di oggi “per una aggiornata analisi della situazione che viene costantemente monitorata“. Ieri sera, “sono state attivate da subito le locali associazioni di volontariato che, d’intesa con i Comuni interessati“, oltre a Siena, Buonconvento e Monteroni d’Arbia, “hanno fornito assistenza a quei cittadini che per timore avevano abbandonato le proprie abitazioni per riversarsi per le strade. In particolare, sono state attivate 6 associazioni che, con 31 volontari e 10 veicoli, hanno fornito alla popolazione generi di prima necessità nonché teli termici. Sin dalle prime ore dell’evento, inoltre, il Comune capoluogo ha attivato il Centro Operativo Comunale per le esigenze di raccordo delle proprie strutture“. Le scuole, oltre a Siena, si spiega sono state chiuse anche Monteroni d’Arbia e Gaiole in Chianti. Chiusi, “in via precauzionale, nell’attesa di approfondite verifiche sui fabbricati“, gli uffici di tribunale e procura. “Proseguiranno per tutta la giornata le verifiche strutturali da parte dei vigili del fuoco, della Provincia e degli uffici tecnici comunali negli immobili che sono stati segnalati. Le Forze dell’ordine non hanno registrato situazioni di criticità sotto il profilo dell’ordine e della sicurezza pubblica“.