Catastrofico terremoto devasta Turchia e Siria: centinaia di morti, scattato allarme tsunami al Sud Italia

Violentissimo terremoto in Turchia, diramato l'allarme tsunami anche in Italia: aggiornamenti in tempo reale
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MeteoWeb

Un violentissimo terremoto magnitudo 7.9 ha colpito questa notte la Turchia meridionale, causando crolli e numerose vittime. L’epicentro è stato localizzato nella parte sud-orientale del Paese, al confine con la Siria, nella regione dell’Anatolia sud-orientale. Tra le città più vicine all’epicentro, circa 30 km,  troviamo Gaziantep, una delle più grandi della Turchia. Il terremoto ha avuto un ipocentro a circa 20 km di profondità ed è stato fortemente risentito in tutta l’area meridionale della Turchia ed anche in Siria.

Diversi edifici hanno riportato danni o sono crollati, sia a Gaziantep sia nei vicini centri di Diyarbakir e Malatya. Si teme che diverse persone siano rimaste sepolte sotto le macerie. L’Autorità per la gestione dei disastri e delle emergenze ha proclamato lo stato di massima emergenza e mobilitato tutti i servizi di soccorso.

Un’esplosione ha colpito un gasdotto nella provincia turca di Hatay. L’esplosione ha provocato un incendio, secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa Ihlas. L’esplosione è avvenuta in due diverse sezioni del gasdotto, a circa 3 km di distanza, dopo il devastante terremoto nella regione, ha riferito l’agenzia di stampa.

Il forte terremoto ha provocato la distruzione del castello di Gaziantep. La roccaforte, eretta dall’impero ittita come punto di osservazione, era stata ricostruita dall’impero romano nel II-III secolo dopo Cristo.

Il bilancio è tragico, con centinaia di edifici crollati e vittime, di seguito le ultime news.

La Turchia si trova in una zona altamente sismica attraversata da numerosi sistemi di faglia: l’area interessata dal terremoto di questa notte è considerata a pericolosità sismica molto elevata.

terremoto turchia 6 febbraio

Dopo il terremoto delle 02:17 ora italiana sono state registrate diverse repliche magnitudo superiore a 4.5 nell’area.

A causa della elevata magnitudo e della relativa vicinanza dal mare, sia il CAT-INGV che il KOERI hanno diramato un’allerta tsunami per il Mediterraneo (allerta di tipo WATCH).

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Allerta maremoto: possibile tsunami sulle coste italiane

Sulla base dei dati elaborati dal Centro Allerta Tsunami (CAT) dell’Ingv, il Dipartimento della Protezione Civile ha diramato un’allerta per possibili onde di maremoto in arrivo sulle coste italiane in seguito alla scossa di terremoto magnitudo 7.9 con epicentro tra Turchia e Siria delle ore 02.17.

Si raccomanda di allontanarsi dalle zone costiere, di raggiungere l’area vicina più elevata e di seguire le indicazioni delle autorità locali,” ha affermato la Protezione Civile in una nota.

Il maremoto consiste in una serie di onde marine prodotte dal rapido spostamento di una grande massa d’acqua. L’allerta indica la possibilità di un pericolo reale per le persone che si trovano vicino alla costa, specialmente se in zone poco alte, o addirittura più basse, rispetto al livello del mare. Anche un’onda di solo 0,5 metri di altezza può generare pericolose inondazioni e fortissime correnti.

Il Dipartimento della Protezione Civile, in raccordo con INGV, Ispra e le strutture del SNPC, continuerà a fornire tutti gli aggiornamenti disponibili sull’evoluzione dell’evento.

La Protezione Civile regionale siciliana ha diramato il seguente avviso: “Attenzione: a seguito di un evento sismico fra Siria e Turchia INGV ha emesso un’allerta tsunami. L’onda di impatto dovrebbe arrivare sulla costa siciliana alle 06:30 e su Siracusa‚ alle 06:39‚ a Catania‚ alle 06:40‚ a Messina e poi sul tirreno e Canale di Sicilia. La Protezione Civile invita i cittadini ad allontanarsi dal litorale basso‚ da zone portuali‚ e di avvisare la popolazione e porre la massima attenzione!

Si è fermata a scopo cautelativo, dalle 06:30, la circolazione ferroviaria iniziando dalle regioni meridionali di Sicilia, Calabria e Puglia, con possibile successiva estensione all’alta Italia a seguito dell’allerta diramata dal Dipartimento della Protezione Civile, per possibili onde di maremoto: lo ha reso noto l’ufficio stampa delle Ferrovie dello Stato. In conseguenza allo stop cautelativo – spiega una nota – potrebbero registrarsi possibili cancellazioni e ritardi in estensione anche in altre regioni.

L’allarme è scattato in tutto il Mediterraneo per una eventuale onda di tsunami a partire da Sicilia e Calabria“: lo ha confermato il direttore operativo della Protezione Civile, Luigi D’Angelo a Rai Radio 1. “L’allarme potrebbe essere revocato se non dovesse verificarsi. La situazione è in evoluzione: al momento la portata sembra ridimensionata in base alle prime rilevazioni al largo della Turchia. Dalle prime informazioni sembra piuttosto ridimensionata, però dobbiamo attendere le misurazioni. Siamo in fase di costante monitoraggio“. Nel frattempo, ha ribadito D’Angelo, “il comportamento più corretto è allontanarsi dalle coste“.

In seguito al sisma avvenuto tra Siria e Turchia, il dipartimento della Protezione civile ha diramato un’allerta per possibili onde di maremoto in arrivo sulle coste italiane che potrebbe interessare anche le coste pugliesi a partire da quella di Gallipoli dalle ore 06:40 circa.

A seguito del forte sisma registrato in Turchia intorno alle ore 03:17, è previsto uno tsunami sulla costa brindisina per le ore 07:00 di oggi 06 febbraio 2023. Si chiede a tutta la cittadinanza di allontanarsi con la massima urgenza dalle zone costiere”: lo ha scritto su Facebook il sindaco di Brindisi Riccardo Rossi.

*** AGGIORNAMENTO ***

L’altezza di onda anomala misurata in Turchia dopo i violenti terremoti che stanno scuotendo l’area è molto più piccola del previsto e pari a circa 15 cm. Tuttavia, i mareografi misurano successive onde, probabilmente causate da ulteriori scosse. Pertanto, l’allarme pur ridimensionato permane: lo ha affermato il direttore generale del Dipartimento regionale Protezione civile siciliano Salvo Cocina, che è in costante contatto con la Protezione civile nazionale a Roma. Il Drpc Sicilia, tramite la sala operativa e i dirigenti provinciali, ha attivato il sistema regionale ed è in contatto con le prefetture dell’isola e con i sindaci dei comuni costieri. Cocina ha avvisato il presidente della Regione siciliana Renato Schifani, che segue l’evolversi della situazione.

Il Presidente della Regione siciliana Renato Schifani dalla notte scorsa monitora la situazione, dopo l’allarme tsunami arrivato in seguito al terremoto in Turchia. “C’è stata poco fa una prima, piccola, onda sulle coste del siracusano – spiega all’Adnkronos – ma è stata leggera. Non si registrano danni. Stiamo monitorando dalla notte scorsa la situazione“. Schifani fa sapere che “i sindaci dei comuni interessati dalla preallerta sono stati avvisati a tenersi pronti in caso di ulteriore allerta“.

*** AGGIORNAMENTO ***

Terremoto in Turchia: revocato l’allarme tsunami in Italia

Il Dipartimento della Protezione Civile comunica che è stata revocata l’allerta tsunami per possibili onde sulle coste italiane in seguito al sisma di magnitudo 7.9 con epicentro tra Turchia e Siria registrato alle ore 02.17. La revoca è stata disposta sulla base dei dati elaborati dal Centro Allerta Tsunami (CAT) dell’INGV. È ripresa regolarmente la circolazione ferroviaria in Sicilia, Calabria e Puglia, dove era stata sospesa a scopo cautelativo, dalle 06:30.

L’allerta tsunami è stata lanciata “a seguito di anomalie del livello del mare osservate ai mareografi di Iskendrun e Erdemli in Turchia“: a spiegarlo sono i sismologi dell’Istituto Nazionale di Geofisca e Vulcanologia. “L’entità delle variazioni è tuttavia contenuta (circa 30 centimetri picco-picco) pertanto il pericolo tsunami per l’Italia è contenuto“, hanno chiarito dall’INGV.

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