Il violentissimo terremoto di magnitudo 7.9 che questa notte ha colpito la Turchia provocando anche uno tsunami nel Mediterraneo non ha soltanto provocato un’enorme distruzione con tantissimi morti e feriti. A pagare l’impeto del sisma è stato anche lo straordinario patrimonio storico e archeologico della Turchia.
In particolare, il terremoto ha completamente distrutto il Castello di Gaziantep, storica e antichissima fortezza costruita per la prima volta dall’impero ittita tremila anni fa come punto di osservazione sulla cima di una collina nel centro della città di Gaziantep, una metropoli che oggi conta oltre 2 milioni di abitanti.
Il castello era patrimonio UNESCO ed era stato ristrutturato l’ultima volta nel 2000 diventando un bellissimo Museo storico, militare e archeologico, visitato ogni anno da milioni di turisti. Le mura erano costruite in pietra e il castello aveva 12 torri con una circonferenza complessiva di 1.200 metri. Era una struttura enorme, imponente, unica nel suo genere a livello internazionale.
La storia del Castello di Gaziantep
La prima costruzione della fortezza risale appunto agli ittiti che edificarono un osservatorio militare migliaia di anni fa (tracce di insediamenti portano le lancette del tempo indietro di 6000 anni rispetto a noi), anche se furono i romani a realizzare in quel luogo la prima vera fortezza tra il II e III secolo dopo Cristo. Una costruzione che nel sesto secolo subi’ ulteriori ampliamenti e rinnovamenti sotto l’imperatore Giustiniano (tra il 527 e il 565 d.C.) che fece erigere 36 torri a difesa di un bastione circolare con una circonferenza di circa 1200 metri. Dopo un periodo di declino, furono i turchi Selgiuchidi a riedificare sull’antica struttura e le antiche mura una nuova fortezza: dopo aver sconfitto l’esercito dell’imperatore Romano IV Diogene nella battaglia di Manzicerta (26 agosto 1071), si impadronirono di questa zona e riedificarono il castello sulla collina della citta’ di Antep (il suffisso Gazi- fu aggiunto dopo l’8 febbraio 1921, giorno della resa alle truppe francesi, per celebrare l’eroica resistenza della citta’. ‘Gazi’ infatti in turco significa ‘guerriero vittorioso’), uno sperone roccioso che domina l’altopiano circostante. Durante le Crociate, Antep passo’ ai cavalieri occidentali nel 1098 e da allora appartenne al Principato di Antiochia. Nel 1230 i crociati cristiani ricostruirono il castello per controllare i commercianti che procedevano lungo il fiume Orontes. Dopo la conquista araba nel 1480, fortificazioni furono aggiunte per garantire la sicurezza della citta’ sottostante. Durante il regno dell’imperatore ottomano Suleyman I il Magnifico, (1520-1566), il castello di Gaziantep subi’ quindi numerose modifiche: gli ottomani rafforzarono le mura, aggiunsero una cinta interna e cambiarono l’aspetto estetico della fortezza, facendola sembrare un’opera d’arte militare, status che ha mantenuto fino ad oggi. Nel 1940 perse la funzione di difesa della citta’ e la fortezza divenne un museo di storia, con una vasta collezione di arte e reperti architettonici, inclusi mosaici e pavimenti in ceramica e importanti oggetti dell’epoca neolitica, ittita e romana. Tutto, probabilmente, adesso e’ andato perduto col terremoto.