Il violento terremoto di magnitudo 7.9 che alle 02:17 della notte italiana ha colpito la Turchia orientale al confine con la Siria ha provocato uno tsunami nel Mediterraneo orientale. Le onde anomale hanno colpito la costa della Turchia, di Cipro e della Siria. Dalle zone colpite dallo tsunami arrivano le prime immagini, e le autorità locali hanno confermato l’arrivo delle onde anomale sulla costa.
Il terremoto si è sviluppato sulla faglia Est Anatolica, nel punto triplo nel quale convergono il blocco anatolico, quello arabico e quello africano: il sismologo dell’Ingv Alessandro Amato, dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) ha spiegato che “la faglia è probabilmente arrivata a deformare la costa. Si sono infatti osservate anomalie nel livello del mare in tre punti, in Turchia e a Cipro che hanno fatto scattare l’allerta tsunami. Per tutta la notte abbiamo seguito la situazione attraverso i punti di osservazione in Turchia, Grecia e Cipro. In Italia l’arrivo di un’onda di tsunami era previsto intorno alle 6:30 nelle zone a Sud-Est“.
L’allerta tsunami in Italia è stata lanciata a seguito di anomalie del livello del mare osservate ai mareografi di Iskendrun e Erdemli in Turchia. A causa dell’allarme, le autorità hanno bloccato il traffico ferroviario e interdetto l’accesso alle coste in molte zone del Paese, non solo in quelle più esposte (Sicilia, Calabria e Puglia) ma anche in Liguria e Toscana.
La protezione civile della Sicilia: “onde anomale arrivate nel siracusano alle 06:40”
Il capo della Protezione civile siciliana Salvo Cocina ha detto stamani che “l’allerta tsunami è cessata e in Sicilia non ci sono stati danni: solo a Portopalo, nel Siracusano, alcune onde anomale giunte verso le 6.40, come previsto, ma non abbiamo avuto altri segnali. Si sapeva di onde molto più piccole del previsto, sono state misurate onde in Turchia di circa 15 centimetri, un fenomeno molto più modesto del preventivato. Abbiamo subito dato l’allarme ai sindaci dei Comuni costieri, Catania, Messina e Siracusa, ma anche a quelli de Ragusano e dell’Agrigentino. Si sarebbero attivati i Centri operativi comunali, il Comune di Catania è stato molto pronto e avremmo disposto l’evacuazione dei villaggi costieri. Non c’è stato bisogno, l’allerta è rientrata“.