Continua ad aggravarsi drammaticamente il bilancio del terremoto che la notte del 6 febbraio, esattamente dieci giorni fa, ha sconvolto l’Anatolia al confine tra Turchia e Siria. Secondo l’ultimo bollettino fornito dall’Autorità per la gestione dei disastri e delle emergenze, in Turchia è stato accertato il decesso di 36.187 persone mentre nella vicina Siria il bilancio è di 9.300 morti. Il dato complessivo, quindi, è salito a 45.487 morti. Purtroppo si tratta di un bilancio ancora parziale: i soccorritori continuano a scavare tra le macerie, fortunatamente continuano ad essere miracolosamente recuperate persone vive (l’ultima, una ragazza, proprio questa mattina dopo dieci giorni bloccata sotto i resti di una palazzina), ma quotidianamente vengono estratti anche migliaia di cadaveri.
Quello del terremoto in Turchia è stato “il più grande disastro naturale in un territorio alleato dalla fondazione della Nato“. Lo ha detto il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, in una conferenza stampa congiunta con il ministro degli Affari esteri turco, Mevlut Cavusoglu, ad Ankara, in Turchia. “A nome della Nato, porgo le mie più sentite condoglianze al popolo turco e alle famiglie e ai cari di tutti coloro che hanno perso la vita o sono rimasti feriti. Rendiamo omaggio al coraggio dei primi soccorritori turchi e siamo in lutto con voi“, ha detto Stoltenberg. “Nel momento del bisogno, la Nato è al fianco della Turchia. Dal giorno dopo il terremoto, sono state dispiegato migliaia di persone di squadre di pronto intervento per sostenere gli sforzi di soccorso. Anche con squadre di ricerca e salvataggio, vigili del fuoco, personale medico ed esperti sismici“, ha aggiunto. “Gli alleati della Nato continuano a fornire assistenza. Gli aerei militari di Paesi Bassi, Norvegia, Regno Unito e Stati Uniti lavorano giorno e notte per trasportare gli aiuti internazionali in Turchia ed effettuano evacuazioni mediche, forniscono aiuti finanziari e di altro tipo. E in tutta la Nato, i cittadini comuni stanno raccogliendo milioni di euro a sostegno della Turchia. Questa è vera e profonda solidarieta‘”, ha proseguito il segretario generale dell’Alleanza Atlantica. “Accolgo con favore anche i contributi di Finlandia e Svezia, che dimostrano solidarietà. In particolare, ringrazio la Svezia per l’iniziativa di organizzare una conferenza internazionale dei donatori a marzo“, ha concluso