Non c’è pace in Turchia e Siria: quasi mille feriti e una decina di vittime nel nuovo terremoto

Le due scosse di terremoto del 20 febbraio nella provincia di Hatay hanno aggiunto morte e distruzione in Turchia e Siria
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La Turchia e la Siria non hanno pace da quel tragico 6 febbraio, quando due violenti terremoti avvenuti al confine tra i due Paesi hanno provocato una devastazione generale e un bilancio di circa 50.000 vittime. Nella serata di lunedì 20 febbraio, altre due scosse di magnitudo 6.4 e 5.8 si sono verificate nella provincia turca di Hatay, già duramente colpita, aggiungendo morte e distruzione.

500 persone sono rimaste ferite in Siria, sorprese dalle macerie dei palazzi o travolti dal fuggi fuggi generale. Le due scosse, arrivate a pochi minuti di distanza l’una dall’altra, hanno provocato inoltre la morte di almeno 5 persone in Siria. Nelle due città turche colpite, Defne e Samandag, e ad Antiochia le vittime sono 6 e i feriti quasi 300, di cui una ventina in gravi condizioni.  

Mentre continuano le ricerche per tentare di salvare le persone rimaste intrappolate sotto le macerie degli ultimi palazzi crollati, la Turchia ha annunciato che almeno 42.310 persone sono morte a causa dei terremoti del 6 febbraio. Il bilancio del disastro supera soglia 50.000, se si sommano le vittime della Siria, che secondo gli ultimi dati indicati sono circa 9.000. 

Nel frattempo, la terra non ha smesso di tremare dal 6 febbraio: registrate in totale oltre 7.200 repliche, di cui 116 sono nelle ultime 24 ore. 

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