E’ senza dubbio un frutto tra i più consumati e apprezzati al mondo: dal sapore dolce e gradevole, la mela vanta straordinarie virtù benefiche e cosmetiche, è un antinfiammatorio naturale e antiossidante, aiuta ad abbassare i livelli di colesterolo nel sangue e a normalizzare quelli di glicemia, è un’arma per prevenire alcune forme tumorali e protegge la salute dai fattori di rischio cardiovascolare (come, appunto, ipercolesterolemia e diabete).
Mele: un antinfiammatorio naturale versatile
Le mele sono antitumorali, contrastano l’invecchiamento cellulare, sono un ottimo astringente se consumate crude, oppure leggermente lassative se cotte, disinfettano l’intestino, esercitano un’azione rimineralizzante e incrementano la flora batterica intestinale benefica, con effetto prebiotico.
Ben tollerate dai diabetici, depurative, ipocaloriche, riducono il colesterolo, prevengono le malattie cardiache. Le mele, inoltre, donano un senso di sazietà, pertanto sono consigliate nei regimi dietetici e, essendo ricche di fibre, assicurano una regolare motilità intestinale, garantendo un efficace assorbimento delle sostanze nutritive.
Esse, inoltre, contrastano l’anemia e l’insorgenza di malattie celebrali, sono energetiche, combattono inappetenza, stanchezza e nervosismo, sono un ottimo rimedio naturale contro l’asma.
Mele, un’arma contro glicemia e tumori
Secondo gli esperti dell’Humanitas Research Hospital, ospedale ad alta specializzazione, centro di Ricerca e sede di insegnamento universitario,
“il basso apporto calorico e il limitato apporto di grassi e sodio rendono la mela ideale per la salute del sistema cardiovascolare. I principali benefici del consumo di mele derivano però dai loro fitonutrienti e dalle loro fibre. Queste ultime, in particolare quelle solubili come la pectina, aiutano a ridurre i livelli di colesterolo nel sangue e a normalizzare quelli di zuccheri e di insulina; inoltre la pectina può essere utile in caso di diarrea. Le fibre insolubili promuovono invece la regolarità intestinale, facilitando il movimento del cibo nell’apparato digerente; per questo possono essere utili in caso di stitichezza, diverticolite e di alcuni tipi di cancro.
Il consumo di mele viene consigliato in caso di:
- tumori
- diabete
- dissenteria
- costipazione
- febbre
- malattie cardiache
- scorbuto
- verruche
Ad oggi non sono disponibili studi clinici che abbiano dimostrato la validità di questi consigli, ma i risultati di studi epidemiologici portano a ipotizzare che il consumo di almeno una mela al giorno possa aiutare a prevenire alcune forme tumorali (in particolare da quelli del colon retto e ai polmoni). Ricerche preliminari suggeriscono inoltre che il consumo di questi frutti aiuti a proteggere la salute dai fattori dirischiocardiovascolare (aterosclerosi, ipercolesterolemia, obesità e diabete) e dadisturbirespiratori (in particolare l’asma). Infine, le mele sembrano esercitare attività antinfiammatoria e antiossidante“.
Per quanto riguarda le proprietà nutrizionali,
“ogni mela contiene solo 64,5 calorie ed è formata all’incirca per il 4% di proteine, per il 2% di lipidi e per il 94% di carboidrati. Si tratta di un’ottima fonte di fluidi perché 150 g di mela contengono 130,35 g di acqua, ma anche:
- 0,6 g di proteine
- 0,15 g di lipidi
- 16,05 g di zuccheri solubili
- 2,55 g di fibre (sia pectine solubili che fibre insolubili)
Una mela da 150 g apporta inoltre:
- 7,5 mg di vitamina C
- 198 mg di potassio
- 7,5 mg di calcio
- 0,3 mg di ferro
Fra i suoi fitonutrienti spicca l’acido fitico (0,09 g in 150 g).
I micronutrienti si concentrano soprattutto nella buccia, il frutto intero è ricco di fibre e di polifenoli, molecole benefiche in termini di protezione della salute. In particolare, la mela contiene flavonoli (soprattutto quercetina, ma anche kempferolo e miricetina), catechine (in particolare epicatechina), acido clorogenico, florizina e, nel caso delle varietà a buccia rossa, antocianine.
La mela è invece priva di colesterolo e povera di sodio“.
La principale controindicazione al consumo di mele
“è costituita dall’allergia. Fra le sue possibili manifestazioni sono inclusi la sindrome orale allergica, l’orticaria e l’asma indotta dall’esercizio. Il potenziale allergenico del frutto sembra dipendere dalla varietà presa in considerazione.
I semi delle mele non devono essere ingeriti in grandi quantità a causa dei pericoli associati all’acido cianidrico presente al loro interno“.
Inoltre,
“il succo di mela potrebbe ridurre l’assorbimento di alcuni farmaci, come la fexofenadina. Durante il trattamento dovrebbe esserne evitato il consumo; sembra infatti che per evitare questo effetto indesiderato non sia sufficiente assumere il farmaco lontano dal consumo di succo di mela“.
La mela tra storia e leggende
Originarie dell’Asia Centrale, dov’erano coltivate già nel Neolitico, diffusesi attraverso il Medio Oriente, dapprima in Egitto, lungo la valle del Nilo e successivamente in Grecia, le mele sono giunte in Occidente grazie alle conquiste dell’Impero Romano e da qui in tutta l’Europa continentale, dando vita a numerose leggende. E’ stata proprio la mela, secondo la tradizione biblica e alcune interpretazioni, a far e cadere in tentazione Adamo ed Eva, dando vita al peccato originale. E’ una mela il frutto dell’immortalità che Ercole riesce a conquistare nel giardino delle Esperidi. E’ una mela il pomo della discordia che scatena la guerra di Troia.
Nel corso dei secoli comunque la mela ha perso la sua accezione negativa, passando da simbolo di tentazione e peccato a emblema di amore e fertilità usato anche nell’iconografia cristiana, dove è spesso rappresentata accanto alla Madonna con il Bambino.
Succo di mela: proprietà e ricetta
Il succo di mela è dissetante, idratante, ipocalorico, contrasta la stitichezza grazie alla sua azione leggermente lassativa, facilita la depurazione del fegato e l’eliminazione delle tossine, mantiene stabili i livelli di PH nel corpo. Inoltre, previene le malattie cardiovascolari, come infarti e ictus, riduce il colesterolo cattivo e, grazie ai flavonoidi in esso contenuti, migliora il funzionamento dei polmoni, rappresentando un ottimo alleato contro l’asma. Il succo di mela previene il morbo di Alzheimer, ritardando alcuni aspetti chiave della malattia; fortifica le ossa, potenzia il sistema immunitario, protegge l’organismo dall’attacco di germi e batteri, è un ottimo antinfiammatorio.
Ricco di antiossidanti, previene lo sviluppo delle cellule cancerogene, migliora la vista, è efficace contro forfora e odiosi segni del tempo, prevendo la comparsa delle rughe, dona alla pelle morbidezza ed elasticità.
E’ preferibile preparare il succo di mela in casa. Se lo acquistate, optate per quello puro al 100% e totalmente biologico, privo di zuccheri aggiunti, presenti nei comuni succhi di frutta del supermercato.
Per preparare un salutare succo di mela occorre seguire un procedimento semplicissimo: lavate e sbucciate 1 kg di mele, togliendo il torsolo, e fatele a pezzetti. Versate in una ciotola il succo di un limone di medie dimensioni e un po’ d’acqua, aggiungendo le mele a pezzetti che lascerete a macerare per qualche minuto in modo che non si anneriscano e non subiscano il processo di ossidazione.
Fate sciogliere sul fuoco, in una pentola, un litro d’acqua con 2 cucchiaini di zucchero semolato, facendo bollire per 4 minuti sino ad ottenere uno sciroppo totalmente privo di grumi. Aggiungete le mele e fate cuocere a fuoco basso per 10 minuti, aggiungendo il succo di un altro limone. Lasciate riposare per un paio di minuti e poi, con un frullatore a immersione, riducete il composto a crema, filtrandolo con un colino e conservando il liquido in bottiglie di vetro lavate e sterilizzate. Avvolgete le bottiglie in un panno e immergetele in acqua bollente per mezzora. Seguendo questo procedimento, potrete conservare il vostro succo di mela per 6 mesi. Una volta aperta, la bottiglia va tenuta in frigo e consumata nel giro di 3 giorni.
Dimagrire, abbassare pressione alta e colesterolo: l’aceto di mele può essere un’arma efficace
L’aceto di mele è il prodotto della fermentazione del sidro o del mosto di mela, ed è proprio la presenza di tale frutto lo rende un condimento ricco di molte proprietà benefiche.
L’aceto di mele, già in uso presso i Babilonesi e gli Egizi, era raccomandato nell’Antica Grecia da Ippocrate, che lo consigliava, preso col miele, per curare tosse e influenza. I legionari romani chiamavano “posca” la bevanda rinfrescante a base di aceto di mele e acqua, che serviva anche a neutralizzare gli agenti patogeni contenuti nell’acqua. Cristoforo Colombo, nelle sentine delle sue caravelle, trasportava barili di aceto di mele, indispensabile per combattere il temutissimo scorbuto, la malattia dovuta alla carenza di vitamina C.
Il succo di mela fresco viene fermentato in botti di legno sino ad ottenere un buon sidro, che viene trasformato in aceto da un tipo di Acetobacter presente anche nell’intestino umano. Quando, dopo alcune settimane, raggiunge il tasso di acidità del 5% circa, può essere imbottigliato oppure lasciato ulteriormente ad invecchiare nelle botti, migliorando ancora le sue caratteristiche. E’ composto per circa il 90% da acqua, è un condimento leggero e poco calorico. Quello non pastorizzato è consigliato perché gli acetobatteri responsabili dell’acidificazione hanno un’alta affinità con la flora batterica intestinale e svolgono un’azione risanatrice e disintossicante, combattendo l’attività dei batteri putrefattivi che causano disfunzioni intestinali e colite.
L’aceto di mele, secondo gli esperti Humanitas,
“contiene minerali come fosforo, zolfo, ferro, magnesio e soprattutto calcio (rafforza il cuore e le difese immunitarie del corpo) e potassio (fondamentale per il buon funzionamento del cuore e dei muscoli). È inoltre una fonte di pectina, una fibra idrosolubile in grado di proteggere le cellule e i vasi sanguigni e che contribuisce a ridurre il livello del colesterolo nel sangue, oltre a favorire il senso di sazietà e ostacolare (almeno in parte) l’assorbimento dei grassi. L’aceto di mele contiene, infine, dei batteri buoni che contribuiscono a preservare l’equilibrio della microflora intestinale, potenziandone le funzioni.
Grazie al limitato apporto calorico è un condimento che si presta a essere presente anche nelle diete a regime calorico ristretto (a differenza di altri condimenti più grassi) e non contiene colesterolo, per cui può essere consumato anche da chi ha problemi cardiovascolari. L’aceto di mele sembra inoltre essere in grado di mantenere sotto controllo il livello di zuccheri nel sangue grazie alla presenza dell’acido acetico (anche se i meccanismi non sono ancora chiariti) e di ridurre la pressione sanguigna. L’aceto di mele risulta meno acido dell’aceto di vino, ed è quindi da preferirsi nel caso in cui si soffra di acidità di stomaco.
Consumare quantità eccessive di aceto di mele può comportare danni all’esofago e ad altre parti del tratto digerente e può avere effetti negativi sullo smalto dei denti. Ne è controindicato il consumo alle persone allergiche alle mele“.
Si tenga presente che le informazioni presenti in questa pagina sono di natura generale e a scopo divulgativo e non sostituiscono in nessun caso il parere del medico, il primo punto di riferimento a cui ricorrere per avere informazioni, chiarimenti, e a cui affidarsi per consigli o esami.