Al momento a disposizione del governo ci sarebbero meno di cinque miliardi, la Lega chiede un investimento straordinario, l’obiettivo e’ arrivare in tempi brevi a piu’ del doppio: governo e maggioranza stringono sul decreto anti-Siccita’ che arrivera’ sul tavolo del Consiglio dei ministri martedi’ prossimo. In prima linea la Lega e capofila il Mit. Oggi c’e’ stata una riunione tecnica al ministero durante la quale – viene riferito – si e’ fatta un’analisi dei costi. L’input e’ quello di utilizzare una parte dei soldi del Pnrr, inserire il capitolo Siccita’ nel piano nazionale di ripresa e resilienza. Con la sottolineatura che la crisi idrica in estate riguardera’ soprattutto il Nord.
L’allarme e’ alto, i presidenti di Regione parlano sempre di piu’ di una situazione critica. Il primo passo sara’ il decreto. Ci sara’ la nomina di un ‘Mr Rubinetto’. Nel provvedimento dovrebbe essere indicato che il commissario – per ora e’ stato stabilito che sara’ in carica fino a fine anno – potra’ essere rinnovato. E verra’ indicato un piano che dovra’ essere pluriennale. A fine anno si fara’ il bilancio, non e’ escluso – spiega una fonte parlamentare – che si possa in seguito cambiare registro, ma per il momento il primo obiettivo e’ quello di avere maggiori risorse disponibili per poter implementare soprattutto la squadra dei tecnici. Tecnici che dovranno anche valutare la fattibilita’ o meno dei progetti sul tavolo e aggiornare soprattutto quelli gia’ esistenti.
Agire a seconda del territorio
C’e’ poi un tema di differenziazione di strategia: l’obiettivo – osserva una fonte – e’ agire a seconda delle problematiche del territorio. Utilizzando le nuove tecnologie ma – viene fatto osservare – “non dappertutto e’ possibile usare un desalinizzatore”. Si puntera’ al riutilizzo delle acque reflue, all’aumento della capacita’ degli invasi, alla ripulitura e allo svuotamento delle dighe. Ma anche all’assunzione di nuovo personale. Verranno ripulite e svuotate le dighe, si guarda all’apertura di cantieri, alla pulizia dei bacini, a un efficace riutilizzo delle acque depurate, ma anche appunto a rafforzare la squadra di ingegneri. I presidenti di Regione di ogni colore politico stanno sottolineando – dal Piemonte all’Alto Adige – il rischio che in estate scoppi una vera e propria emergenza.
“Il governo sta predisponendo una strategia per innescare un cambio di passo nel contrasto alla Siccita'”, ha detto il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida. Il verde Angelo Bonelli, in occasione delle comunicazioni del governo in vista del prossimo Consiglio europeo di Bruxelles, ha attaccato l’esecutivo mostrando dei sassi raccolti “sul fondale del fiume Adige. Normalmente sarebbero stato due metri sott’acqua, io li ho presi a piedi”, la denuncia. “Non sono Mose’, non ho prosciugato l’Adige in cinque mesi. Quanto sta accadendo e’ figlio di quanto non fatto o fatto di sbagliato“, la replica del presidente del Consiglio Giorgia Meloni.
Salvini: Io commissario? Non mi risparmio
Servono soldi e poteri speciali. Gia’ abbiamo finanziato e sbloccato dighe di cui si parla da una vita. Io per carita’ non mi risparmio. Mi conoscete, se mi metto in testa una cosa e penso che serva al Paese, la faccio. L’unica cosa che non posso fare e’ far piovere”.
Cosi’, a ‘Cinque minuti’, il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini risponde a chi gli chiede se fara’ il commissario per l’emergenza Siccita’. “Chiedo agli italiani: usate bene l’acqua, e’ oro”, aggiunge.