Dopo previsioni alquanto fosche, l’asteroide 2023 DW appena scoperto, che secondo gli scienziati aveva una possibilità su 600 di impattare contro la Terra il giorno di San Valentino del 2046, è ora meno preoccupante: è altamente improbabile che colpisca il nostro pianeta, secondo quanto ha annunciato la NASA. Il sasso spaziale, che è stato rilevato per la prima volta il 27 febbraio, misura circa 50 metri di diametro, la lunghezza di una piscina olimpionica.
Le probabilità di impatto dell’asteroide 2023 DW
Inizialmente era stata prevista una ridotta ma possibile evenienza di impatto diretto dal Planetary Defense Coordination Office della NASA: la minaccia rappresentata dall’asteroide ha generato una raffica di notizie che consigliavano ai lettori di riconsiderare qualsiasi piano romantico per il 2046. Ora, la NASA ha rivisto questa stima, ponendo le possibilità dell’asteroide di colpire la Terra a circa 1 su 770, il che significa che ha una probabilità del 99,87% di mancarci.
Anche il Near-Earth Object Coordination Centre dell’Agenzia Spaziale Europea ha abbassato la sua stima del rischio, rivedendo la probabilità di impatto da 1 su 625 a 1 su 1.584. La probabilità di collisione “scenderà con ogni osservazione fino a raggiungere lo zero in un paio di giorni al massimo,” ha spiegato Richard Moissl, a capo del planetary defense office dell’ESA ad AFP. “Nessuno deve preoccuparsi“.
Il monitoraggio degli asteroidi
La NASA monitora le posizioni e le orbite di circa 28mila asteroidi, tracciandoli con l’Asteroid Terrestrial-impact Last Alert System (ATLAS), una serie di 4 telescopi in grado di eseguire una scansione dell’intero cielo notturno ogni 24 ore. L’agenzia spaziale contrassegna qualsiasi oggetto spaziale che si trovi entro 193 milioni di km dalla Terra come “oggetto vicino alla Terra” (near-Earth) e classifica qualsiasi oggetto di grandi dimensioni entro 7,5 milioni di km dal nostro pianeta come “potenzialmente pericoloso“.
La NASA ha stimato le traiettorie di tutti questi oggetti near-Earth fino alla fine del secolo. La Terra non affronterà alcun pericolo noto di collisione asteroide apocalittica per almeno i prossimi 100 anni, secondo la NASA.
I pericoli e le strategie di difesa planetaria
Se 2023 DW si schiantasse sul nostro pianeta, non sarebbe un evento cataclismico come l’asteroide che ha ucciso i dinosauri (largo 12 km) 66 milioni di anni fa. Ciò non significa che gli asteroidi più piccoli non siano pericolosi: nel marzo 2021, ad esempio, una meteora delle dimensioni di una palla da bowling è esplosa sul Vermont con la forza di 200 kg di tritolo. Una meteora, nel 2013, larga 18 metri sopra Chelyabinsk, in Russia, ha generato un’esplosione approssimativamente pari a circa 400-500 kilotoni di TNT, o da 26 a 33 volte l’energia rilasciata dalla bomba di Hiroshima, provocando circa 1.500 feriti.
Le agenzie spaziali di tutto il mondo stanno già lavorando su possibili metodi per deviare un asteroide pericoloso, se mai fosse diretto verso di noi. Il 26 settembre, il veicolo spaziale Double Asteroid Redirection Test (DART) ha reindirizzato l’asteroide non pericoloso Dimorphos spingendolo fuori rotta, alterandone l’orbita nel primo test del sistema di difesa planetaria della Terra.