Le aree protette sono uno strumento chiave per conservare la biodiversità, sostenere i servizi ecosistemici e migliorare il benessere umano. Le iniziative globali che che mirano a espandere e collegare le aree protette si concentrano in genere sul controllo degli impatti “in superficie”. Come l’uso del suolo, trascurando che il potenziale delle azioni umane nelle aree adiacenti possano influenzare le aree protette attraverso il deflusso delle acque sotterranee. I ricercatori hanno valutato l’entità potenziale di questi impatti mappando i bacini idrici sotterranei delle aree protette del mondo.
E’ stato scoperto che l’85% delle aree protette con ecosistemi dipendenti dalle acque sotterranee hanno bacini idrici sotterranei sottoprotetti. Il che significa che una porzione del bacino idrico sotterraneo si trova al di fuori dell’area protetta. La metà di tutte le aree protette ha un bacino idrografico sotterraneo con un’estensione spaziale che (almeno il 50%) al di fuori dei confini dell’area protetta. E’ stato quindi evidenziato un rischio potenziale diffuso per le aree protette da parte di attività che influenzano le acque sotterranee all’esterno delle aree protette. Sottolineando la necessità di misure di conservazione e gestione basate sui bacini sotteranei.
Conservazione dei bacini idrici
La delimitazione dei bacini idrografici sotterranei può catalizzare le necessarie discussioni sulla sulla connettività e la solidità delle aree protette. La conservazione e la gestione dei bacini idrici sotterranei può aiutare a proteggere gli ecosistemi dipendenti dalle acque sotterranee dalle minacce esterne. Le aree protette e conservate sono strumenti fondamentali per la salvaguardia della biodiversità. Giocano un ruolo importante nel migliorare il benessere umano e sostenere i servizi ecosistemici.
Grazie al Quadro Globale sulla Biodiversità di Kunming-Montreal, recentemente approvato dalla Convenzione sulla Diversità Biologica. Le Parti della Convenzione si sono impegnate ad assicurare e consentire che, entro il 2030, almeno il 30% delle aree terrestri, delle acque interne e delle aree costiere e marine siano effettivamente conservate attraverso aree protette e altre misure di conservazione efficaci basate sull’area.
Gli approcci attuali e passati alla protezione delle aree interne, che si sono focalizzati principalmente su obiettivi e misure basate sulla terraferma, hanno avuto evidenti limiti nella conservazione degli ecosistemi e delle specie d’acqua dolce, che hanno mostrato un declino impressionante.